COREA DEL NORD. Pyongyang minaccia di attaccare Gerusalemme

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La polemica politico-militare tra la Corea del Nord e gli Usa tocca si allarga e tocca chiunque voglia intervenire. Nei giorni scorsi è toccato anche a Israele e al suo ministro della Difesa Avigdor Libermann. Il ministro della Difesa israeliano infatti, riporta il Jerusalem Post, ha insultato la «dignità della suprema leadership» della Corea del Nord, riporta un comunicato pubblicato dalla Kcna. Il commento di Pyongyang era la risposta alle osservazioni israeliane su eventuali ripercussioni dello stato di tensione tra Pyongyang e Washington, riporta Jerusalem Post.

Liberman, in una intervista al sito Walla, aveva detto che Kim Jong-un stava «minando la stabilità internazionale» e stava «governando una società radicale e folle».

Il comunicato della nordcoreana Kcna riporta: «Le osservazioni sconsiderate del ministro della Difesa israeliano sono comportamenti sordidi e malvagi e una sfida grave alla Corea del Nord».

Nella dichiarazione si afferma anche che Israele, paese alleato degli Stati Uniti, è l’unico possessore illegale di armi nucleari del Medio Oriente.

La Corea del Nord ha affermato di «sostenere appieno la lotta del popolo palestinese (…) di costituire uno stato indipendente con Kuds come capitale”, usando il nome arabo di Gerusalemme.

«È una cinica trama per sfuggire alla denuncia mondiale e far dimenticare di essere una fonte di disturbo della pace in Medio Oriente, paese occupante dei territori arabi e colpevole di reati contro l’umanità», riporta Kcna.

L’accesso al nucleare è strumento di «autodifesa per far fronte alle aggressive mosse provocatorie statunitensi», prosegue il comunicato. Nel comunicato poi si minaccia Israele e chiunque «osi ledere la dignità della sua suprema leadership» che subirà una «punizione spietata».

La dichiarazione si è conclusa con un chiaro avvertimento a Gerusalemme di «pensare due volte sulle conseguenze causate dalla sua campagna contro la Corea del Nord per coprire i crimini legati all’occupazione dei territori arabi e all’interferenza nel processo di pace in Medio Oriente».

Dopo aver ribadito che è diritto della Corea del Nord di avere armi nucleari, il comunicato prosegue col ripetere che «è volontà e spirito fermo della struttura e del popolo della Rpdc di dare una punizione spietata a chiunque osi ledere la dignità della sua leadership suprema», riporta Haaretz.

Antonio Albanese