COREA DEL NORD. Prossimo lancio ICBM il 17 dicembre? 

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La Corea del Nord ha tenuto una conferenza sullo stato della Difesa, un evento che ha riconsiderato i “successi” del settore, tra cui il lancio dell’icbm Hwasong-15, il 29 novembre.

Ma questa conferenza ha creato nuovi timori per la possibilità di un nuovo lancio a breve; a ciò si deve unire anche la visita al monte Paektu, teatro di preparazione di Kim prima di nuovi attacchi verbali o di test contro i suoi detrattori internazionali, riporta il britannico Express

Secondo gli esperti del Center for Strategic and International Studies, Csis, di Washington, è probabile che ci sarà un nuovo test molto presto: «c’è una elevata possibilità di provocazioni nel mese di dicembre (…) un nuovo test balistico potrebbe essere previsto il 17 dicembre».

La data non è casuale, perché coincide con la morte di Kim Jong-il, padre dell’attuale Kim al potere. La Corea del Nord ha da tempo utilizzato anniversari simili come pretesti per testare a fuoco le sue armi. Pyongyang ha lanciato 23 missili in 15 test da febbraio, di cui tre Icbm, oltre al più grande test di una bomba a idrogeno.

Nei video diffusi da Kcna, Kim parla ai convenuti della serie di test balistici intercontinentali che hanno reso “grande” la Corea del Nord; nel frattempo nuove immagini satellitari suggeriscono che la Corea del Nord stia espandendo il suo sito per i test nucleari. Le immagini mostrano un elevato livello di attività presso il sito di test nucleare di Punggye-ri, nel nord-ovest della Corea del Nord, il che significa che Kim potrebbe costruire un altro tunnel per i test missilistici, riporta 38 North.

Di fronte ad un’aggravarsi della situazione, il presidente russo Vladimir Putin ha detto, il 14 dicembre, che un attacco sulla Corea del Nord da parte degli Stati Uniti avrebbe conseguenze catastrofiche e che sperava di lavorare con Washington per risolvere la crisi della penisola coreana. La Russia non accetta lo status nucleare della Corea del Nord, ha detto Putin per poi aggiungere che alcune delle azioni passate di Washington hanno indotto la Corea del Nord a violare l’accordo del 2005 per limitare il suo programma nucleare: «Crediamo che le due parti dovrebbero ora smettere di aggravare la situazione», ha detto Putin, ripreso da Reuters.

A Washington, le parole di Rex Tillerson, secondo cui gli Stati Uniti vogliono tenere colloqui con la Corea del Nord, sono state parzialmente smentite. Il dipartimento di Stato ha infatti puntualizzato che «ora non è il momento giusto». Le osservazioni fanno seguito alla dichiarazione del Segretario di Stato americano, secondo cui gli Stati Uniti sono pronti ad avviare negoziati e a lavorare su una tabella di marcia con la Corea del Nord senza condizioni preliminari. «Tutto ciò che il segretario di Stato Rex Tillerson ha detto, e l’Amministrazione ha detto in passato è che siamo disposti a sederci e a conversare con loro, ma ora non è il momento giusto (…) Il Segretario non stava facendo alcuna nuova politica. La nostra politica rimane esattamente la stessa», ha precisato il Dipartimento, riporta Sputnik.

Antonio Albanese