
La Corea del Nord potrebbe condurre un test di lancio di un missile balistico intercontinentale, Icbm, o un test nucleare per fare pressione sull’America prima delle elezioni di metà mandato degli Stati Uniti previste per novembre del prossimo anno.
A lanciare l’allarme è stato un think tank con sede a Seul, l’Asan Institute for Policy Studies, secondo cui il regime di Kim Jong-un si è astenuto dai test Icbm e nucleari dal novembre 2017, ma potrebbe rompere la moratoria autoimposta l’anno prossimo per attirare l’attenzione di Washington prima dell’evento politico fondamentale per la presidenza statunitense, secondo le previsioni sul 2022 fatta dall’Asan Institute for Policy Studies.
«La Corea del Nord probabilmente si concentrerà più sulle provocazioni che sul dialogo», ha detto l’istituto nel suo documento, notando la possibilità che potrebbe impegnarsi in atti provocatori tra maggio e novembre. La scelta di maggio non è casuale: a maggio 2022 è previsto l’inizio di una nuova amministrazione a Seul, riporta Yonhap.
Dopo i suoi test di un nuovo missile balistico lanciato da un sottomarino, Slbm, e di un missile ipersonico all’inizio di quest’anno, Pyongyang potrebbe scegliere di lanciare missili più veloci e a più lungo raggio o da un nuovo sottomarino per aumentare le tensioni militari nella penisola coreana e quindi avere “l’attenzione” completa di Washington.
Se l’amministrazione di Joe Biden non dovesse cedere nonostante queste provocazioni, la Corea del Nord potrebbe riprendere un test nucleare o il lancio di missili a medio o lungo raggio, compreso un Icbm, ha detto il think tank sudcoreano.
I negoziati sulla denuclearizzazione tra gli Stati Uniti e il Nord sono rimasti in stallo dal vertice di Hanoi dei due paesi nel 2019.Gli Stati Uniti hanno offerto di parlare con la Corea del Nord senza precondizioni, ma Pyongyang rimane insensibile alle sue ouverture e ha chiesto a Washington di ritirare prima la sua “politica ostile”.
Lucia Giannini