COREA DEL NORD. Pechino vieta l’export del dual-use nucleare 

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La Cina ha vietato le esportazioni verso la Corea del Nord di prodotti che potrebbero avere un duplice uso per lo sviluppo delle armi di distruzione di massa. Il ministero del Commercio di Pechino ha pubblicato un elenco di 32 materiali vietati, tecnologie e attrezzature il 9 aprile; l’elenco comprende acceleratori di particelle, centrifughe, apparecchiature di monitoraggio sismico, magneti ad anello e dispositivi di rilevamento delle radiazioni. 

Stando al South China Morning Post, l’elenco è conforme alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata in settembre per limitare il programma nucleare della Corea del Nord.

L’elenco vieta, inoltre, l’esportazione verso la Corea del Nord di altre attrezzature e armamenti, tra cui lanciarazzi, attrezzature sottomarine, censori ottici e laser; i divieti hanno avuto efficacia immediata.

A marzo, la Corea del Nord ha espresso la volontà di voler denuclearizzare la penisola coreana in vista dell’incontro programmato tra il suo leader, Kim Jong-un, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La definizione di denuclearizzazione varia a seconda delle parti interessate, mentre per Pyongyang significa che gli Stati Uniti devono ritirare le loro truppe dalla Corea del Sud; per Washington significa lo smantellamento del programma balistico-nucleare nordcoreano.

Si temeva che l’influenza della Cina sulla Corea del Nord fosse diminuita, ma il recente incontro a sorpresa tra Xi e Kim ha cambiato le carte in tavola.

Poco dopo il viaggio di Kim a Pechino, il membro del Politburo del Partito Comunista Cinese Yang Jiechi ha visitato la Corea del Sud, segno che Pechino ha ancora influenza sulla penisola coreana.

La Cina rimane il principale partner commerciale della Corea del Nord, nonostante il calo degli scambi dopo l’imposizione delle sanzioni dell’Onu. Pechino aveva già limitato la fornitura di petrolio alla Corea del Nord, e le importazioni dalla Corea del Nord in conformità con le sanzioni.

Antonio Albanese