COREA DEL NORD. Pechino continua a far alzare i jet guardando Pyongyang

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Aerei da guerra cinesi hanno condotto una serie di esercitazioni nel Pacifico Occidentale lo scorso 11 dicembre (nella foto), comprese manovre di accerchiamento sopra cieli di Taiwan.  

Queste esercitazioni sono state effettuate dopo una settimana che l’aviazione di Pechino ne aveva fatte altre sui mari Giallo e Orientale, vicino alla penisola coreana, utilizzando «rotte mai utilizzate precedenza».

Queste esercitazioni hanno visto il sorvolo del Canale di Bashi tra Taiwan e le Filippine, e lo Stretto di Miyako vicino all’isola giapponese di Okinawa, riporta il South China Morning Post, che cita il sito web dell’aeronautica cinese. Caccia e bombardieri strategici si erano levati in volo dai Comandi del teatro orientale e meridionale cinesi. Queste esercitazioni sono state anche un promemoria per l’agenda “indipendentista” di Taiwan.

Nel Mar Cinese Orientale, tuttavia, dove la zona di identificazione della difesa aerea cinese si sovrappone a quella del Giappone, le esercitazioni sono state più complicate e impegnative, per le attività di scrambling di Tokyo. Il ministro della Difesa taiwanese, Feng Shih-kuan, ha detto, il 12 dicembre, che Taipei aveva inviato aerei e navi per monitorare le manovre Pla, ma ha detto che non erano insolite. Queste manovre, secondo Phoenix Television, hanno anche contribuito a dimostrare la capacità della Cina di rompere la “prima catena insulare” – una serie di arcipelaghi tra la Cina e il Pacifico occidentale che secondo Pechino sono state utilizzate dagli Stati Uniti per contenerla fin dai tempi dalla Guerra fredda. Sia lo Stretto di Miyako che il Canale di Bashi sono i principali corridoi utilizzati dalla marina militare e dall’aviazione Pla per raggiungere il Pacifico occidentale.

Con l’attuale clima nella penisola coreana, le esercitazioni dell’11 dicembre sono state viste soprattutto come una preparazione per un possibile conflitto nucleare alle sue porte scatenato dalla contrapposizione tra Corea del Nord e Usa.

«Mentre la Cina sta spingendo per una soluzione pacifica del conflitto, le circostanze sono tali che guerra e pace sono ugualmente probabili risultati  (…) Per prepararsi al peggio, il Pla condurrà nella regione esercitazioni più frequenti e mirate, coinvolgendo le diverse forze dei suoi comandi», conclude quotidiano cinese.

Antonio Albanese