COREA DEL NORD. Pagherete per i vostri atti

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Trump sta cercando l’aiuto della Cina per arginare la Corea del Nord. Nei suoi interventi a Seul, Trump ha sollevato anche accuse di violazione dei diritti umani commesse a Pyongyang invitando i paesi di tutto il mondo a isolare la Corea del Nord, negandole «qualsiasi forma di sostegno o fornitura (…) Non ci sottovalutate e non provateci», ha detto Trump all’Assemblea Nazionale, prima di recarsi a Pechino.

Seppur duro, è stato meno spigoloso di altre volte: ha anche promesso, infatti, un «cammino verso un futuro molto migliore» se la Corea del Nord smettesse di sviluppare missili balistici e accettasse di «completare una verificabile e totale denuclearizzazione», qualcosa che Pyongyang non ha mai accettato: «Offriamo un cammino verso un futuro migliore. Iniziamo con la fine dell’aggressione del tuo regime, un stop allo sviluppo di missili balistici, e la completa denuclearizzazione, verificabile e totale», ha detto Trump nel suo discorso all’ Assemblea Nazionale.

Durante il suo viaggio di due giorni a Seoul, Trump ha messo in guardia la Corea del Nord da ulteriori provocazioni e dall’impegnarsi a difendere la Corea del Sud e gli altri alleati dalle sue minacce. Trump ha mantenuto un profilo relativamente basso, inoltre, sulle opzioni militari rispetto alla linea precedente. Pur riaffermando il forte deterrente Usa contro la Corea del Nord, le sanzioni e la pressione, allo stesso tempo ha lanciato un messaggio più “equilibrato”, chiamando la Corea del Nord al tavolo delle discussioni. Ma, secondo gli esperti sentiti dalle testate sudcoreane, la visita di Trump non è stata sufficiente ad aprire la porta al dialogo con la Corea del Nord.

Kcna, infatti, commentando le recenti nuove esercitazioni congiunte tra Usa e Corea del Sud, torna alla carica:«Gli Stati Uniti e le forze marionette sudcoreane si stanno ora piegando alle sanzioni e alle pressioni e alla guerra anti-Rpdc, criticando brutalmente le decisioni della Rpdc per rafforzare il suo deterrente nucleare per l’autodifesa, definendola come “provocazione” e “minaccia”. Tuttavia, la realtà dimostra che i provocatori e i guerrafondai non sono altro che gli Stati Uniti e le forze marionette sudcoreane che esacerbano le tensioni e portano il disastro nucleare nella penisola coreana.

Le forze fantoccio dovranno pagare caro per i loro atti».

Antonio Albanese