COREA DEL NORD. “Ora è più facile per noi colpire gli Stati Uniti”

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«Se gli yankee brandiranno nuovamente il loro bastone nucleare su questa terra nonostante i nostri ripetuti avvertimenti, insegneremo loro come comportarsi con la forza nucleare che gli abbiamo mostrato» riporta il quotidiano Minju Joson, condannando la risoluzione Onu e minacciando Washington e alleati. 

«Ora è facile per la Rpdc di colpire la terraferma degli Stati Uniti. Sono le autorità americane che sono misere. Gli Usa ci hanno ricattato con il nucleare e hanno minacciato il suo diritto all’esistenza imponendoci severe sanzioni economiche per decenni.

Le strombazzate degli Stati Uniti sulla guerra e sulle sanzioni e sulle minacce estreme contro la Rpdc ci hanno solo incoraggiato e ci hanno offerto una buona scusa per il nostro rifiuto di trattare. La deterrenza bellica che la Rpdc ha pagato caro è un’opzione strategica inevitabile ed è un prezioso patrimonio strategico che non può essere scambiato per niente.

Per noi ora, gli Usa non sono più un paese lontano oltre l’Oceano. La Rpdc può colpire l’intero territorio degli Stati Uniti con la volontà di punirli come incarnazione del diavolo.

Se gli Usa (…) persisteranno nella loro azione stupida, la Rpdc reagirà con un atto di giustizia come già promesso» Pyongyang continua a minacciare attraverso i suoi media gli Usa, il diavolo che sta mettendo alla prova il paese. Come fa da tempo, e come stiamo riportando da giorni si tratta di minacce sempre più circostanziate e puntuali.

Il giornale ufficiale di partito, Rodong Sinmun, ha pubblicato per intero la dichiarazione di condanna e minaccia del governo nordcoreano verso gli Usa e i suoi alleati nell’area.

«Il 6 agosto, gli Stati Uniti hanno introdotto la “risoluzione delle sanzioni” 2371 presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che si prefigge di bloccare completamente lo sviluppo economico della Corea del Nord e il miglioramento della vita dei cittadini, definendo il lancio di prove dell’Icbm come “una minaccia alla pace a alla sicurezza internazionale”.

Questa “risoluzione delle sanzioni” delle Nazioni Unite, a tutti gli scopi, è un risultato dei tentativi diabolici degli Stati Uniti di isolare e soffocare la Rpdc, che costituisce una violenta violazione della sua sovranità e una sfida aperta ad essa (…) Gli Stati Uniti che affermano di essere “l’unica superpotenza del mondo” e i vicini della Rpdc (…) sono così spaventati da due semplici lanci di prova Icbm che stanno facendo una sceneggiata. Guardarli muoversi frenetici non riduce il nostro orgoglio per il grande potere del paese e ribadisce la sua fede che il percorso che ha scelto è l’unico modo per sopravvivere e prosperare (…) La Corea del Nord si sposterà nella sua azione risoluta di giustizia come aveva già chiarito. Gli Stati Uniti agiscono in maniera assurda ricorrendo ad anacronistiche sanzioni e alla campagna di pressione contro la Rpdc, invece di apprezzare il suo status strategico e prestare un’attenzione adeguata alle sue ripetuta avvertenze. Il comportamento sbagliato degli Stati Uniti accelererà la loro estinzione (…) la Rpdc farà pagare caro agli Stati Uniti il loro crimine contro lo stato e il popolo di questo paese». 

Antonio Albanese