
La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno rilevato segni che la Corea del Nord si sta preparando a condurre un altro test del sistema di missili balistici intercontinentali, Icbm, già questa settimana.
Stando a quanto riporta Yonhap il 14 marzo, le indicazioni sono emerse dopo che Seoul e Washington hanno accusato Pyongyang lo scorso venerdì di aver testato un nuovo sistema Icbm il 27 febbraio e il 5 marzo, prima di un test Icbm a pieno raggio.
La Corea del Nord ha definito i due lanci come test di sviluppo di “satelliti di ricognizione”. I funzionari sudcoreani e statunitensi credono che abbiano coinvolto l’Icbm Hwasong-17 mostrato durante la parata militare nell’ottobre 2020: «Anche se non possiamo dire definitivamente quando un missile sarà lanciato, abbiamo tenuto sotto controllo la possibilità» riporta Yonhap che cita fonti governative.
Le condizioni meteorologiche e altre variabili dovrebbero influenzare la tempistica del possibile lancio nordcoreano.
Se Pyongyang dovesse procedere con un nuovo lancio, potrebbe sparare un missile da un lanciatore transporter erector, Tel, al campo d’aviazione Sunan, il sito dei due test precedenti. In questi test, è stato sparato un missile ad un angolo elevato dal campo d’aviazione progettato per viaggiare su una traiettoria di un missile balistico a medio raggio.
Il missile sparato il 27 febbraio ha volato per circa 300 chilometri con un’altitudine massima di 620 km, mentre quello sparato il 5 marzo ha viaggiato per circa 270 km con un’altitudine massima di 560 km. Le preoccupazioni a seguito di questi test sorgono dal fatto che a gennaio Pyongyang ha fatto una velata minaccia di revocare la sua moratoria autoimposta da anni sui test nucleari e Icbm.
Oltre ai segni dei preparativi del Nord per il lancio di un missile, il paese sembra anche lavorare per ripristinare parte del sito di test nucleari di Punggye-ri, e rimuovere le strutture costruite dalla Corea del Sud presso il resort del Monte Kumgang.
Antonio Albanese