COREA DEL NORD. Nuovi sistemi Pantsir per l’esercito di Kim Jong Un 

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La Russia avrebbe consegnato nuovi sistemi di difesa aerea Pantsir alle forze armate nordcoreane. Si tratta di una questione significativa, considerando che non si tratta solo di una fornitura di armi, ma anche di una misura chiaramente contraria alle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite contro il regime nordcoreano.

Come indicato dal Multilateral Sanctions Monitoring Team, Mosca ha trasferito almeno uno dei suoi sistemi Pantsir insieme a dispositivi di guerra elettronica dalla fine del 2024. Gli analisti occidentali ritengono che le armi saranno schierate vicino alle strutture missilistiche strategiche di Pyongyang, rappresentando un significativo balzo in avanti in termini di capacità rispetto ai vecchi sistemi di difesa aerea della Corea del Nord, composti principalmente dai sistemi S-75 e S-125M in servizio da oltre 50 anni, riporta ZM.

Vale la pena ricordare a questo punto che precedenti rapporti e immagini indicavano che la Corea del Nord disponeva già di sistemi Pantsir-ME o simili configurati per essere installati su navi, osservati a bordo del nuovo cacciatorpediniere missilistico “Choe Hyon “. Si ipotizza, a questo proposito, che l’arrivo di un nuovo sistema potrebbe consentire alla Corea del Nord di avanzare nella modernizzazione delle sue piattaforme esistenti, oltre a rafforzare le sue capacità di difesa aerea a terra.

Tuttavia, questo recente trasferimento di equipaggiamento non sarebbe il primo né l’unico che la Russia ha effettuato alla Corea del Nord come beneficiario per ricompensare la sua partecipazione alla guerra contro l’Ucraina, che, secondo quanto riportato dalla Corea del Sud, è in corso dal 2023. Complessivamente, Seul stima che Pyongyang abbia inviato a Mosca circa 20.000 container di aiuti militari, con circa 9 milioni di proiettili di artiglieria, oltre 100 missili balistici e 200 pezzi di artiglieria pesante; con oltre 11.000 soldati schierati in prima linea a fianco delle loro controparti russe.

Inoltre, sono noti anche diversi rapporti occidentali che rivelerebbero l’esistenza di varie manifestazioni di sostegno alle Forze Armate nordcoreane, principalmente attraverso la fornitura di risorse aeree e assistenza tecnica per i programmi locali di sviluppo di armamenti. A dicembre dello scorso anno, funzionari dell’INDOPACOM statunitense hanno suggerito che la Russia si stesse preparando a inviare caccia MiG-29 e Su-27 per rafforzare la flotta aerea di Pyongyang , mentre a febbraio di quest’anno i media giapponesi hanno riferito che la Russia aveva anche deciso di sostenere il programma di produzione di massa di droni del suo alleato.

Il livello di legami tra i due si estende anche oltre la sfera militare, considerando che il rapporto descrive trasferimenti di oltre un milione di barili di carburante da Mosca a Pyongyang tra marzo e ottobre 2024, più del doppio della quantità consentita dalle sanzioni ONU. All’elenco delle violazioni relative a queste ultime, si aggiunge anche l’assunzione di oltre 8.000 lavoratori nordcoreani in vari settori dell’industria russa, oltre a diverse transazioni finanziarie presumibilmente effettuate tramite banche situate nella controversa regione dell’Ossezia del Sud, sostenute dalla Russia nel suo tentativo di ottenere l’autonomia dalla Georgia.

Tommaso Dal Passo

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