Una delegazione della Rpdc ha dato un parere ufficiale sul recente test del suo missile balistico alla riunione plenaria della Conferenza sul disarmo a Ginevra il 30 maggio. Stando a quanto riporta Kcna, «il test del missile balistico della Rpdc è un esercizio del diritto all’autodifesa per far fronte alle mosse incerte di aggressione fatte dagli Stati Uniti responsabili della tensione crescente sulla penisola coreana. La critica di alcuni paesi è una violenta violazione della sovranità e un’interferenza negli affari interni della Rpdc.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha criticato solo la Rpdc che ha rafforzato la propria capacità militare per l’autodifesa, senza tenere conto del test Icbm fatto dagli Stati Uniti (…)
Quanto più gli Stati Uniti e i suoi vassalli tenteranno di bloccare la Corea del Nord, tanto più la Rpdc diversificherà e svilupperà la propria forza nucleare».
Un editoriale sul Rodong Sinmun, quotidiano ufficiale del Partito operaio di governo, aveva annunciato che Pyongyang è pronta a testare i suoi missili balistici intercontinentali Icbm il giorno dopo che gli Stati Uniti hanno testato con successo un sistema di difesa per intercettare questi missili. L’esercito nordcoreano è pronto a condurre un vero e proprio test con Icbm in qualsiasi momento e luogo, se ordinato dal suo leader Kim Jong-un.
La Corea del Nord ribadisce poi che nessuna forza straniera potrà fermare il suo progresso nel diventare una potenza nucleare e missilistica in Oriente. Pyongyang dichiara che continuerà a rafforzare le proprie capacità di autodifesa alla luce della politica ostile degli Stati Uniti e ha avvertito l’amministrazione di Donald Trump di scegliere l’opzione “corretta”: tra vita e morte.
«La situazione attuale dimostra che il piano delle forze americane e sudcoreane per invadere il Nord è entrato nella fase di realizzazione e che una guerra può scoppiare nella penisola coreana in qualsiasi momento. Non vogliamo l’escalation delle tensioni, ma non possiamo trascurare le loro mosse persistenti per cercare il confronto con l’esercito e il popolo della Rpdc (…) Americani e sudcoreani sono consigliati a comportarsi di conseguenza, ben consapevoli del terribile disastro che sarà causato dalle loro provocazioni militari».
Antonio Albanese