COREA DEL NORD. L’ONU certifica che Pyongyang è vicina alla carestia

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La Corea del Nord ha tagliato le razioni alimentari a 300 grammi al giorno. Si tratta del livello più basso in assoluto in questo periodo dell’anno, e ulteriori tagli sono probabili dopo il peggior raccolto di un decennio, hanno dichiarato le Nazioni Unite il 3 maggio. L’Onu ha effettuato una valutazione sulle risorse alimentari dietro richiesta della Corea del Nord dal 29 marzo al 12 aprile. È stato concesso un ampio accesso, anche alle fattorie cooperative, alle famiglie rurali e urbane, ai vivai e ai centri di distribuzione alimentare.

«Questa nuova valutazione della sicurezza alimentare (…) ha scoperto che dopo i peggiori raccolti degli ultimi 10 anni, a causa di periodi di siccità, ondate di calore e inondazioni, 10,1 milioni di persone soffrono di una grave insicurezza alimentare, il che significa che non hanno abbastanza cibo fino al prossimo raccolto», ha detto il portavoce del Programma Alimentare Mondiale Herve Verhoosel, ripreso da Reuters.

L’indagine Onu ha trovato che l’assunzione di proteine della Corea del Nord è molto bassa, con alcune famiglie che consumano proteine solo poche volte all’anno. Il Pam e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che hanno condotto congiuntamente l’indagine, sono tra le poche agenzie umanitarie con accesso alla Corea del Nord, che a metà degli anni ’90 ha sofferto una carestia che ha ucciso ben 3 milioni di persone.

La produzione agricola di 4,9 milioni di tonnellate, la più bassa dal 2008-2009, ha portato ad un deficit alimentare di 1,36 milioni di tonnellate nella campagna 2018/2019, dice il rapporto Onu.

I 10,1 milioni di persone che hanno avuto bisogno di aiuti alimentari, inclusi 7,5 milioni dei 17,5 milioni di nordcoreani che dipendono dalle razioni governative e i 2,6 milioni di agricoltori collettivi. «Le prospettive per le colture di grano e orzo per l’inizio della stagione 2019 sono preoccupanti, con le comunità a rischio, dato che la stagione magra inizia a giugno. Gli effetti dei ripetuti shock climatici sono aggravati dalla mancanza di carburante, fertilizzanti e pezzi di ricambio essenziali per l’agricoltura», ha detto Verhoosel.

Il Programma Alimentare Mondiale prevede un’altra valutazione nei mesi di luglio e agosto per comprendere appieno la portata della crisi.

Luigi Medici