COREA DEL NORD. L’ICBM lanciato da Kim riafferma la volontà nucleare di Pyongyang

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La Corea del Nord ha testato il suo probabilmente più grande missile balistico intercontinentale verso il mare il 24 marzo per costringere gli Stati Uniti ad accettarla come potenza nucleare e a rimuovere le sanzioni.

Il lancio, riporta OneIndia, è venuto dopo che i militari statunitensi e sudcoreani hanno detto che Pyongyang stava preparando il test di un nuovo grande Icbm mostrato per la prima volta nell’ottobre 2020. L’esercito della Corea del Sud ha risposto con esercitazioni di fuoco vivo dei propri missili lanciati da veicoli terrestri, una nave e un aereo. Ha poi confermato la disponibilità ad eseguire attacchi di precisione contro i punti di lancio dei missili della Corea del Nord, nonché le sue strutture di comando e di supporto.

La reazione sudcoreana ha sottolineato una ripresa delle tensioni intercoreane mentre i negoziati nucleari rimangono congelati. I Capi di Stato Maggiore della Corea del Sud e il ministero della Difesa hanno detto che il missile ICBM sparato dalla zona di Sunan, vicino alla capitale Pyongyang, ha percorso 1.080 chilometri, raggiungendo un’altitudine massima di oltre 6.200 chilometri. Questo indica che il missile è stato sparato con un angolo più alto del solito per evitare di raggiungere le acque territoriali del Giappone.

Il vice ministro della difesa giapponese Makoto Oniki ha fornito dettagli di volo simili e ha detto che suggeriscono un nuovo tipo di Icbm. Dopo essere arrivato in Belgio per le riunioni del vertice del Gruppo dei Sette, il primo ministro Fumio Kishida ha detto ai giornalisti che il missile potrebbe essere atterrato vicino alle acque territoriali giapponesi al largo dell’isola settentrionale di Hokkaido.

Il segretario di gabinetto Hirokazu Matsuno ha detto che il missile ha volato per 71 minuti e che il Giappone potrebbe cercare detriti all’interno della sua zona economica esclusiva per analizzare la tecnologia delle armi del Nord. La guardia costiera giapponese ha emesso un avvertimento alle navi nelle acque vicine, ma non ci sono state segnalazioni immediate di danni a barche o aerei.

Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale in cui ha criticato il leader nordcoreano Kim Jong Un per aver infranto una moratoria autoimposta sui test Icbm e per aver posto una “grave minaccia” alla regione e alla più ampia comunità internazionale. Moon ha incaricato i funzionari di perseguire “tutte le misure di risposta possibili” sulla base della sua alleanza con gli Stati Uniti e la cooperazione con altri partner internazionali, ha detto il suo ufficio.

La sfilza di test fatti dalla Corea del Nord nel 2022 riflette la determinazione a cementare il suo status di potenza nucleare e a strappare concessioni economiche necessarie da Washington e da altri da una posizione di forza; Kim potrebbe anche sentire il bisogno di far vedere i suoi successi militari al suo pubblico interno e di fidelizzarlo mentre è alle prese con un’economia in crisi peggiorata dalla chiusura pandemica delle frontiere.

È stato il dodicesimo lancio di armi della Corea del Nord quest’anno; la Corea del Nord ha testato una varietà di nuovi missili, tra cui una presunta arma ipersonica e il suo primo lancio dal 2017 di un missile a raggio intermedio con un potenziale di raggiungere Guam, base militare degli Stati Uniti nel Pacifico. Ha anche condotto due test a medio raggio nelle ultime settimane da Sunan, sede del principale aeroporto del paese.

I media ufficiali della Corea del Nord hanno insistito che i due test di successo avevano lo scopo di sviluppare telecamere e altri sistemi per un satellite spia. Lo sviluppo dello Hwasong-17 forse indica l’obiettivo di armarlo con testate multiple per sopraffare le difese missilistiche nemiche.

Tommaso Dal Passo