
La Corea del Nord ha recentemente intensificato la repressione nei confronti di coloro che possiedono schede di memoria “extra”. Il semplice possesso di tali carte è equiparato alla visione o distribuzione di media stranieri.
Stando al Daily NK, il Ministero della Sicurezza di Stato nordcoreano ha recentemente controllato delle persone per le schede di memoria che non utilizzano.
La fonte ha spiegato che le autorità nordcoreane hanno iniziato a perseguire penalmente coloro che possiedono dispositivi di archiviazione dati aggiuntivi (come schede SD e microSD) con la stessa severità che avrebbero riservato a chi avesse utilizzato un cellulare di fabbricazione cinese per parlare con persone all’estero o avesse consumato media da altri paesi, come film, drammi, notizie o musica della Corea del Sud.
Ad esempio, un uomo sulla trentina residente a Sinuiju, nella provincia del Nord Pyongan, è indagato dopo essere stato arrestato con una scheda SD addosso. La scheda SD dell’uomo conteneva solo canzoni nordcoreane e nessun film, video, pubblicazioni, libri o canzoni della Corea del Sud; tuttavia, le autorità nordcoreane hanno dedotto dal possesso da parte dell’uomo di una scheda SD aggiuntiva che potrebbe essere entrato in contatto con “informazioni esterne” come film, programmi TV o canzoni sudcoreane.
Nella stessa zona, un uomo stava attraversando un posto di blocco dei cellulari quando tra i suoi effetti personali è stata ritrovata una scheda microSD, prova di contenuti multimediali estranei. Ma i funzionari del Ministero della Sicurezza dello Stato lo hanno interrogato sul perché portasse con sé una scheda senza nulla sopra e lo sospettavano di guardare o pianificare di guardare video illegali. L’uomo è stato infine rilasciato dopo aver pagato una tangente di 400 dollari a funzionari del ministero.
La recente punizione delle persone sorprese con schede SD ha creato malumore tra i nordcoreani.
I nordcoreani spesso guardano film e programmi TV o ascoltano brani memorizzati su schede SD o microSD, che chiamano “schede del mouse”.
Le autorità nordcoreane non si oppongono alla memorizzazione di media nordcoreani, film o programmi TV cinesi su queste schede di memoria.
Tuttavia, se si scopre che i nordcoreani hanno archiviato o condiviso media di quello che le autorità nordcoreane chiamano uno “stato nemico”, cioè la Corea del Sud o gli Stati Uniti, possono essere condannati ai lavori forzati o addirittura alla morte secondo la Legge sul rifiuto della cultura.
Sebbene le autorità nordcoreane abbiano promulgato leggi per inasprire la punizione per il consumo di informazioni esterne al fine di prevenire il lassismo ideologico, il numero di persone che guardano segretamente i media sudcoreani non è diminuito. Sembra che ciò sia alla base della repressione sempre più brutale della Corea del Nord contro tali comportamenti.
Lucia Giannini