COREA DEL NORD. Le fucilazioni non servono. Sanzioni più dure per i contrabbandieri

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Le autorità della Corea del Nord hanno iniziato a minacciare dure sanzioni per i residenti sorpresi a contrabbandare merci da e verso la Cina, visto che i precedenti avvertimenti non sono stati ascoltati dai cittadini disperati. All’inizio della pandemia di coronavirus a gennaio, Pechino e Pyongyang hanno chiuso il loro confine e sospeso tutti gli scambi commerciali per prevenire la diffusione del virus, ma la chiusura ha avuto effetti disastrosi su un’economia già paralizzata dalle sanzioni internazionali volte a frenare le ambizioni nucleari della Corea del Nord.

I cittadini che si guadagnavano da vivere commerciando con la Cina, o vendendo merci provenienti dalla Cina nei mercati locali, hanno improvvisamente visto svanire i loro mezzi di sussistenza. Senza altro modo per vivere, molti hanno ignorato le restrizioni e hanno attraversato illegalmente il confine per contrabbandare dentro e fuori la Cina, un atto che Pyongyang sta ora punendo con misure sempre più severe, compresa l’esecuzione pubblica.

«Dal mese scorso, le autorità giudiziarie hanno intensificato i loro sforzi contro il contrabbando al confine», riporta Rfa «perché c’era un ordine diretto di Kim Jong Un che richiedeva una lotta feroce per respingere le attività antisocialiste dei contrabbandieri durante questo periodo di quarantena». In aprile, Pyongyang ha esteso fino alla fine dell’anno una la quarantena in vigore dall’inizio della pandemia. Da allora, ha utilizzato diversi eventi in cui le persone hanno attraversato illegalmente i confini e sono tornate nella contea per introdurre misure ancora più severe.

Le autorità hanno potenziato il corpo delle guardie di frontiera con forze speciali e hanno ordinato ai soldati di sparare a chiunque si trovasse nel raggio di un chilometro dal confine, indipendentemente dal motivo della sua presenza, prima di impiegare mine antiuomo per aumentare la deterrenza. A novembre, Pyongyang ha dispiegato unità antiaeree in alcune zone del confine non solo per impedire ai civili di attraversare il confine, ma anche per fermare la corruzione dei soldati di stanza lì che aiutano i contrabbandieri in cambio di tangenti o sono loro stessi contrabbandieri.

Rfa all’inizio di questo mese, riportava che la Corea del Nord aveva giustiziato pubblicamente un contrabbandiere perché le attività di contrabbando al confine sono definite attività reazionarie.

Antonio Albanese