La Corea del Nord sta probabilmente avendo difficoltà ad importare grano a causa della pandemia Covid-19, pur continuando a soffrire di una carenza nella produzione alimentare, ha detto il 19 maggio il ministero dell’Unificazione della Corea del Sud.
«È probabile che Covid-19 abbia ostacolato in modo significativo la Corea del Nord nell’importazione di risorse dall’esterno», ha detto un funzionario del Ministero dell’Unificazione, ripreso da Korea Herald.
All’inizio della pandemia, la Corea del Nord ha chiuso le frontiere ed è stato riferito che ha imposto severe misure di quarantena a chiunque abbia viaggiato all’estero: «La chiusura delle frontiere della Corea del Nord a gennaio avrà ovviamente causato difficoltà nell’importazione di grano. Nonostante ciò, il Ministero ritiene che i Paesi stranieri stiano fornendo cereali».
Il funzionario ha detto che la produzione di grano del Nord sarebbe stata inferiore alla domanda di circa 860.000 tonnellate. Il consumo annuale di grano della Corea del Nord è stimato a circa 5,5 milioni di tonnellate. In confronto, la produzione di grano del Nord è arrivata a 4,64 milioni di tonnellate l’anno scorso, secondo l’Amministrazione per lo Sviluppo Rurale della Corea del Sud.
La valutazione del ministero dell’Unificazione sull’impatto del Covid-19 sulla situazione alimentare del Nord fa eco a quella dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. In un rapporto pubblicato lunedì, la Fao ha stimato che sarebbero necessari 350 milioni di dollari per aiutare i paesi con carenze alimentari, inclusa la Corea del Nord. In un rapporto intitolato Crop Prospects and Food Situation, pubblicato a marzo, la Fao aveva anche identificato la Corea del Nord come uno dei paesi che avevano bisogno di aiuto esterno per alleviare la carenza di cibo.
Nel rapporto di lunedì, la Fao ha detto che la pandemia ha messo diverse regioni sull’orlo di una grave carestia e ha aumentato il rischio di insicurezza alimentare per coloro che si trovano nelle regioni colpite.
Secondo la Fao, 135 milioni di persone hanno vissuto un’insicurezza alimentare di livello di crisi nel 2019, con altri 183 milioni di persone sull’orlo di una penuria alimentare di dimensioni simili.
Tommaso dal Passo