COREA DEL NORD. Kim taglia le razioni agli ufficiali e c’è meno rispetto delle regole antiCovid19 al confine

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L’esercito nordcoreano fornirà ai suoi ufficiali razioni alimentari solo per 10 giorni al mese per i prossimi sei mesi. Secondo fonti militari del Daily NK, il 1° aprile è stato emanato l’ordine di ridurre le razioni di cibo a soli 10 giorni al mese è stato trasmesso la mattina del 30 marzo. Il nuovo ordine significa che le famiglie degli ufficiali militari riceveranno solo un terzo del cibo ricevuto in precedenza. Questo nuovo ordine riflette i tentativi del regime di minimizzare i costi e i rifornimenti, dato che la pandemia del Covid-19 continua ad affliggere l’economia del paese. 

Molti ufficiali avrebbero reagito con sgomento al nuovo ordine, dato che il sistema di distribuzione di cibo del regime aveva permesso loro di sopravvivere nonostante la difficile situazione economica del paese. La loro preoccupazione si basa anche sul fatto che le scorte alimentari della Corea del Nord sono tradizionalmente scarse durante la cosiddetta “stagione di austerità primaverile”. 

Gli ufficiali militari non sono autorizzati a svolgere attività commerciali, né possono impegnarsi pienamente nel contrabbando attraverso il confine cinese, che è stato ridotto a seguito della diffusione di Covid-19. Se lo facessero, rischiano di essere radiati o peggio ma allo stesso tempo non possono limitarsi a guardare le loro famiglie morire di fame; «In definitiva, il nuovo ordine di ridurre le razioni di cibo porterà a una minore lealtà della classe dirigente verso il regime», afferma una delle fonti di Daily NK.

La speranza è che tutto torni alla normalità entro ottobre; in quel periodo i raccolti consentiranno ai militari di avere cibo come al solito. La truppa, i soldati, continueranno a ricevere razioni di cibo come prima: «Le autorità probabilmente ritengono che mantenere il ranghi ben nutriti sia la chiave per mantenerli in buona salute, dato che molti di loro sono ancora giovani (…) Naturalmente, mantenerli nutriti eviterà anche le diserzioni ed eviterà che le forze armate vadano in pezzi», riporta Daily NK.

Nel frattempo, i nordcoreani al confine con la Cina stanno diventando sempre più lassisti sulle misure di controllo della pandemia dopo due mesi di pesante enfasi statale sulla prevenzione del coronavirus, dato il rallentamento della diffusione del virus in Cina. 

Mentre le autorità continuano a reprimere il contrabbando attraverso il confine sino-nord coreano, ci sono segnali che il confine rimane poroso, dato che l’offerta di merci nei mercati locali è aumentata e i prezzi di mercato, secondo quanto riferito, stanno lentamente tornando a quello che erano prima della pandemia di coronavirus.

La Korean Central News Agency, condannando questo lassismo, ha dichiarato che lo stato di emergenza nel Paese deve continuare «finché l’epidemia non sarà debellata in tutto il mondo». 

Antonio Albanese