
La Corea del Nord ha smantellato un importante ponte ferroviario nei pressi del Complesso industriale di Kaesong, e ha piazzato mine antiuomo lungo la linea Gyeongui.
Citando recenti immagini satellitari, ripota UPI, un funzionario del Ministero dell’Unificazione sudcoreano ha affermato che “la Corea del Nord ha demolito il ponte ferroviario sul fiume Sichuan nella sezione settentrionale della linea ferroviaria Gyeongui”.
Le immagini mostrano che la maggior parte del ponte di ferro, diretto verso la stazione di Panmun vicino al Complesso industriale di Kaesong, è stato ridotto a soli pilastri. A febbraio, il ponte appariva nelle immagini satellitari completamente intatto.
Nel frattempo, linee di mine antiuomo sono state sepolte lungo la linea Gyeongui.
Alla fine di settembre, nuove immagini satellitari mostravano otto sezioni di presunte mine lungo la linea Gyeongui, che collega le due Coree. Da mesi si era a conoscenza che la Corea del Nord stava smantellando la ferrovia che unisce ei due paesi, poiché Pyongyang sta recidendo i collegamenti fisici e simbolici tra i due paesi.
Un tempo considerato un simbolo della cooperazione inter-coreana, il complesso industriale di Kaesong è stato chiuso dal 2016. Le relazioni tra i due paesi sono solo peggiorate da quando il vertice di Hanoi del 2019 tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump non è riuscito a produrre risultati tangibili.
All’inizio di quest’anno, Kim ha annunciato che l’unificazione non era più un obiettivo e che la Corea del Sud era ora il “nemico principale”.
L’attività che circonda il complesso industriale di Kaesong e lo smantellamento delle ferrovie che collegano i due paesi sono visti come una continuazione della rottura delle relazioni tre le due parti della penisola coreana.
Pyongyang potrebbe anche sancire nella sua costituzione la rottura delle relazioni e il rifiuto dell’unificazione: “I potenziali emendamenti costituzionali della Corea del Nord potrebbero comportare la rimozione dei riferimenti alla riunificazione e ai connazionali, l’introduzione di clausole territoriali, disposizioni per l’espansione territoriale in tempo di guerra e l’inclusione dell’istruzione nel paese ostile n. 1”, ha affermato il Ministero dell’Unificazione sudcoreano.
Maddalena Ingroia
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