Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto che il suo paese ha bisogno di prepararsi sia al “dialogo che al confronto” con gli Stati Uniti, e «soprattutto di prepararsi pienamente al confronto, «per proteggere la dignità del nostro stato e i suoi interessi di sviluppo indipendente e per garantire in modo affidabile l’ambiente pacifico e la nostra sicurezza».
È la prima volta che Kim ha commentato direttamente l’Amministrazione del presidente Joe Biden. La Corea del Nord aveva precedentemente snobbato gli sforzi del nuovo governo degli Stati Uniti per stabilire una comunicazione diplomatica.
Gli Stati Uniti hanno di nuovo chiesto alla Corea del Nord di rinunciare alle sue armi nucleari; ma Pyongyang ha ripetutamente rifiutato, e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto severe sanzioni economiche allo stato dell’Asia orientale per i suoi test nucleari.
Kim Jong Un ha fatto queste sue ultime osservazioni alla 3a riunione plenaria dell’8° Comitato centrale del Partito dei Lavoratori di Corea che ha inaugurato questa settimana a Pyongyang.
«Lo stimato segretario generale ha esaminato e valutato i principali cambiamenti avvenuti recentemente nell’arena politica internazionale e nell’ambiente esterno della nostra rivoluzione. Soprattutto ha fatto un’analisi dettagliata della tendenza politica della nuova amministrazione degli Stati Uniti verso la nostra Repubblica e ha chiarito le opportune contromisure strategiche e tattiche e la direzione delle attività da mantenere nelle relazioni con gli Stati Uniti nei prossimi giorni», riporta Kcna.
Kim ha anche detto che la Corea del Nord reagirà «acutamente e prontamente» a qualsiasi sviluppo e «concentrerà gli sforzi per prendere il controllo stabile della situazione nella penisola coreana». Il messaggio di Kim Jong Un di prepararsi al “dialogo e al confronto” rispecchia le osservazioni del presidente Biden, che ha caratterizzato l’approccio degli Stati Uniti alla Corea del Nord come “diplomazia e severa deterrenza”. La Corea del Nord, riporta Bbc, si attiene a una sorta di strategia di attesa nei confronti della nuova amministrazione statunitense. Ma dietro l’ambiguità del messaggio di Kim c’è anche un segnale che la Corea del Nord è disposta a tornare ai colloqui.
E anche se Kim ha sottolineato la preparazione al “confronto”, si è astenuto da critiche dirette agli Stati Uniti o altre osservazioni provocatorie. Fattore chiave dietro questo potrebbe essere l’insicurezza alimentare della Corea del Nord e le preoccupazioni per la pandemia: l’economia nordcoreana è stata colpita da sanzioni internazionali sul suo programma nucleare e dalle rigide chiusure delle frontiere contro la diffusione della pandemia.
In pratica, la Corea del Nord sta segnalando la sua apertura al dialogo, ma non accetterà la completa denuclearizzazione richiesta dagli Stati Uniti, posizione già tenuta con Donald Trump; nel breve termine, la diffusione pandemica e l’insicurezza alimentare spostano l’attenzione entro i suoi confini e non fuori. Per ora.
Maddalena Ingrao