COREA DEL NORD. Kim rilancia ancora l’autarchia per sconfiggere pandemia e sanzioni

400

Il 28 dicembre, il giornale ufficiale della Corea del Nord, il Rodong Sinmun, ha esortato a intensificare gli sforzi per l'”autosufficienza”, mentre si avvicina la scadenza di fine anno per la sua “campagna di 80 giorni” volta a prevenire la pandemia di coronavirus e a raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico. «Nessuno ci aiuterà e vorrà che siamo forti e prosperi (…) Tutto ciò di cui possiamo fidarci non è altro che il nostro potere».

«La lezione storica appresa dalla campagna del socialismo dimostra che le conquiste ottenute a spese del sangue potrebbero andare perse da un giorno all’altro se non riusciamo a far crescere il nostro potere e a dipendere dagli altri» ha aggiunto il giornale del partito dei Lavoratori di Corea.

La Corea del Nord ha intensificato le richieste di indipendenza dall’aiuto esterno per il suo sviluppo economico dall’inizio di quest’anno, quando il leader Kim Jong-un ha espresso la sua frustrazione per gli scarsi progressi compiuti nell’allentamento o nell’abolizione delle sanzioni nel corso dei colloqui di denuclearizzazione con Washington, colloqui oggi in stallo, riporta Yonhap.

In ottobre, Kim ha ordinato il lancio della “campagna di 80 giorni” per raggiungere gli obiettivi nazionali ed economici del Paese entro la fine dell’anno, in vista di un raro congresso di partito previsto per gennaio 2021.

Kim ha rifiutato qualsiasi aiuto esterno nonostante le molteplici sfide che il suo Paese deve affrontare, comprese le ricadute della lunga lotta contro la pandemia del coronavirus e le sanzioni imposte dalla Nazioni Unite.

In precedenza il governo nordcoreano ha riconosciuto il fallimento degli attuali piani di sviluppo economico, dicendo che un nuovo schema di sviluppo sarà presentato al prossimo congresso del partito.

La Corea del Nord non ha specificato quando sarà completata la campagna di 80 giorni, ma il ministero dell’Unificazione di Seul presume che sarà completata il 30 dicembre sulla base della sue analisi dei rapporti dell’intelligence sudcoreana.

Antonio Albanese