COREA DEL NORD. Kim: “Non perdoniamo chi ci provoca”

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«L’ispezione al comando della forza strategica dell’esercito popolare coreano da parte del rispettato leader supremo Kim Jong Un il 14 agosto è stata la dimostrazione della sua incrollabile volontà di non perdonare coloro che provocano La Corea del Nord». Il commento è apparso sul Rodong Sinmun che afferma: «Ora che la RPDC è capace di colpire con armi nucleari (…) è il momento per la Rpdc di combattere la battaglia finale con gli Usa (…)  Non è pensabile che noi si rimanga uno spettatore passivo di fronte alle azioni provocatorie dei nemici oggi, quando siamo capaci di combattere qualsiasi guerra portata dagli imperialisti americani (…) Il deterrente nucleare auto-difensivo della Rpdc  (…) è un vero mezzo militare per reagire decisamente alle mosse degli Stati Uniti per soffocare la Rpdc e alle minacce militari e al ricatto degli Usa. Se gli Stati Uniti inizieranno una guerra contro la Rpdc, calcolando male la sua pazienza, incontreranno un destino misero che è difficilmente paragonabile alla grande sconfitta subita dall’esercito e dal popolo della Rpdc nella guerra coreana degli anni Cinquanta (…) Questa non è aria fritta. È necessario che gli Stati Uniti pensino ragionevolmente e giudichino in modo corretto per non soffrire di nuovo la vergogna agli occhi del mondo». 

Pyongyang quindi reagisce sempre più duramente alle azioni statunitensi e sudcoreane da un lato e alle sanzioni Onu che la stanno soffocando, come sta avvenendo all’uso export verso la Cina.

Altri attori, però, sono scesi in campo direttamente.

I vertici diplomatici della Corea del Sud e della Russia hanno deciso di collaborare strettamente per portare la Corea del Nord al tavolo dei negoziati sui suoi programmi nucleari, riporta Yonhap.

I ministri degli Esteri Kang Kyung-wha e Sergey Lavrov hanno condiviso le aspettative che il prossimo vertice possa dare nuovo impulso allo sviluppo di legami bilaterali tra i due paesi.

Il presidente Moon Jae-in sarà a Vladivostok il 6 e il 7 settembre per partecipare al Forum Economico Orientale e tenere un vertice con il presidente Vladimir Putin.

Durante i colloqui, Kang e Lavrov hanno accettato di intensificare la loro collaborazione e impiegare sanzioni e dialogo per far sì che la Corea del Nord rinunci alle sue ambizioni nucleari. Lavrov ha ribadito la posizione russa per avere una Corea del Nord non nucleare e la sua decisione di rispettare le sanzioni internazionali.

Antonio Albanese