COREA DEL NORD. Kim Jong Un ha il sostegno del Terzo Mondo

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Dopo la risoluzione 2371 dell’ONU, che impone sanzioni al Nord Corea, c’è stata una corsa delle associazioni culturali di Benin, Nigeria, Egitto di sostegno al Nord Corea.

Tutte sostengono che «l’accesso delle banche nucleari della RPDC è stata la giusta misura di autodifesa per difendere la sovranità del paese e il suo diritto all’esistenza delle pratiche di alto livello e arbitrarie degli Stati Uniti che hanno ricorso alla Politica estrema ostile alla DPRK e minacce nucleari e ricatto per più di mezzo secolo». La dichiarazione dell’associazione di amicizia Benin-Corea “Long Live Kim Jong Un, capo supremo” è arrivata congiunta con il comitato nazionale Benin per lo studio della Juche Idea l’8 agosto. Nella dichiarazione si legge: «Chiediamo agli Stati Uniti di comprendere correttamente la posizione strategica della RPDC e fermare la campagna delle sanzioni contro di essa. Siamo convinti che i popoli coreani che si sono uniti vicino al leader supremo Kim Jong Un registreranno maggiori successi nella lotta per costruire un potente paese socialista e ricongiungere il paese, fermandosi alla linea di sviluppo contemporaneo dei due fronti, con la bandiera eterna di difendere la pace. Esprimiamo il sostegno alla lotta del popolo coreano».

Non è finita: altre organizzazioni, tra cui quella Egiziana e del Kuwait, si erano espresse il 30 e 31 luglio. L’Associazione Amicizia Egitto-Corea ha dichiarato: «Era un diritto legittimo affinché la RPDC potesse possedere ICBM e altri strumenti militari ultra-moderni per difendersi dagli imperialisti degli Stati Uniti e dalle loro forze vassalle che sono state inferte alla liberazione di una guerra».  E a seguire si legge: «Condanniamo l’azione delle Nazioni Unite seguendo gli Stati Uniti» nelle sanzioni contro la Corea del Nord. Il Comitato dei Kuwait per il sostegno alla riunificazione della Corea ha dichiarato che, «non importa per quanto tempo ci siano sanzioni e campagne di pressione imperialiste, non impediranno l’avanzamento dinamico della RPDC», aggiungendo che raggiungerà sicuramente la vittoria nel confronto finale con gli imperialisti, grazie al rispettato leader supremo Kim Jong Un. Gli ultimi a scendere in campo in ordine di tempo sono state alcune eminenze nigeriane. Ibrahim Mantu, membro del Comitato di Credito del Partito Democratico Popolare della Nigeria e presidente dell’Associazione Nigeria-Corea di Amicizia, in occasione di una cerimonia il 5 agosto, ha dichiarato: «Il presidente Kim Jong Un si è sempre trovato tra la gente, gettandosi nella lotta con con loro. Il popolo coreano ha completato la ricostruzione in tre anni e ha compiuto il compito storico dell’industrializzazione in un breve periodo di quattordici anni, noi siamo solidamente uniti con il loro leader». Alhassan Mamman Muhammad, presidente del comitato nazionale nigeriano per lo studio del Kimilsungism-Kimjongilism, ha osservato che Kim Jong Un ha sostenuto in ogni modo le capacità di difesa del paese sotto la bandiera di Songun per affrontare le mosse delle forze alleate imperialiste per soffocare la Corea del Nord. Kim Jong Un ha impedito una guerra sulla penisola coreana, ha difeso il destino della nazione coreana e ha messo la posizione della RPDC al più alto livello con la sua leadership eccezionale».

Antonio Albanese