COREA DEL NORD. Kim apre al pop 

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La cultura pop nordcoreana sta ricevendo un importante aggiornamento sotto la guida di Kim Jong Un. I cambiamenti sono stati visti in tutto, dalle fiction televisive e programmi di animazione al varietà e al confezionamento di beni di consumo, che sono migliorati in modo significativo sotto Kim. 

Secondo quanto riporta Asahi Shimbun, non è chiaro se si tratti di un tentativo di tenere il passo con la Corea del Sud o di un’indicazione che Kim è disposto ad abbracciare aspetti della cultura di consumo occidentale che i suoi predecessori potrebbero aver visto come borghesi.

La Corea del Nord rimane uno dei paesi più isolati del mondo. Il cambiamento arriva con cautela e chi critica apertamente il governo o la leadership o è visto come una minaccia, può aspettarsi gravi ripercussioni. Ma sembra esserci una maggiore disponibilità da parte di Kim a sperimentare intorno ad alcuni aspetti marginali.

I cambiamenti più visibili sono nei programmi televisivi e nel palinsesto generale delle trasmissioni. Gli spettatori della principale rete televisiva statale stanno guardando gli ultimi episodi di The Wild Ginseng Gatherers of the Imjin War, un dramma storico ambientato alla fine del XVI secolo, quando la Corea stava lottando contro un’invasione giapponese.

Il tema nazionalista e anti-nipponico è presente anche in altri generi: in una serie animata The Boy General che ha fatto il suo debutto nel 2015. Ambientata nel periodo Koguryo, quando la Corea stava combattendo i cinesi, fu un tale successo che la gente si fermava per guardarla.  

I miglioramenti riflettono la consapevolezza, all’interno del regime di Kim, che il pubblico nordcoreano ha sempre più familiarità con la cultura pop straniera, nonostante le severe restrizioni che rendono impossibile per la maggior parte di loro viaggiare all’estero o sperimentare liberamente film, musica o libri stranieri.

Questa familiarità è particolarmente vera per l’élite nordcoreana, abituata a vedere prodotti di marca da Dior a Sony sugli scaffali dei negozi di lusso di Pyongyang; prodotti a buon mercato provenienti dalla Cina sono comuni nei mercati di tutto il paese.

Guardare film sudcoreani o ascoltare musica sudcoreana è illegale, ma molto si fa per farla conoscere; i film di Bollywood sono popolari nei cinema statali; il canale educativo della Corea del Nord presenta regolarmente lunghi spezzoni di documentari stranieri, e i libri di Harry Potter con le orecchie da cane sono tra gli oggetti più popolari della People’s Grand Study House, la più grande biblioteca della Corea del Nord. 

Antonio Albanese