COREA DEL NORD. Il combustibile solido per gli ICBM di Kim Jong Un

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La Corea del Nord ha dichiarato di aver lanciato recentemente un missile balistico intercontinentale, in quello che i funzionari sudcoreani hanno detto potrebbe essere correlato allo sviluppo di nuovi motori a razzo a combustibile solido.

Il ministro della Difesa della Corea del Sud ha detto che la Corea del Nord potrebbe cercare una nuova tecnologia ICBM dalla Russia in cambio dello spiegamento delle sue truppe per aiutare in Ucraina, ma altri funzionari militari a Seul hanno detto che il programma missilistico di Pyongyang è progredito così tanto che non è chiaro di quale aiuto abbia bisogno, riporta Reuters.

Quali sono le caratteristiche di questo tipo combustile per missili?

I missili a combustibile solido non hanno bisogno di essere riforniti immediatamente prima del lancio, sono spesso più facili e sicuri da usare e richiedono meno supporto logistico, il che li rende più difficili da rilevare rispetto alle armi a combustibile liquido.

I propellenti solidi sono una miscela di combustibile e ossidante. Le polveri metalliche come l’alluminio servono spesso come combustibile e il perclorato di ammonio, che è il sale di acido perclorico e ammoniaca, è l’ossidante più comune.

Il combustibile e l’ossidante sono legati insieme da un materiale gommoso duro e confezionati in un involucro metallico.

Quando il propellente solido brucia, l’ossigeno del perclorato di ammonio si combina con l’alluminio per generare enormi quantità di energia e temperature di oltre 2.760 gradi, creando spinta e sollevando il missile dalla rampa di lancio.

Il combustibile solido risale ai fuochi d’artificio sviluppati dai cinesi secoli fa, ma ha fatto progressi spettacolari a metà del XX secolo, quando gli Stati Uniti hanno sviluppato propellenti più potenti.

La Corea del Nord utilizza il combustibile solido in una gamma di piccoli missili balistici a corto raggio, così come nel suo nuovo missile balistico intercontinentale Hwasong-18. L’Unione Sovietica ha schierato il suo primo ICBM a combustibile solido, l’RT-2, nei primi anni ’70, seguito dallo sviluppo da parte della Francia del suo S3, noto anche come SSBS, un missile balistico a medio raggio.

La Cina ha iniziato a testare gli ICBM a combustibile solido alla fine degli anni ’90.

Anche la Corea del Sud ha affermato di essersi assicurata una tecnologia missilistica balistica a propellente solido “efficiente e avanzata”, sebbene finora in razzi molto più piccoli.

I propellenti liquidi forniscono una maggiore spinta propulsiva e potenza, ma richiedono una tecnologia più complessa e un peso extra.

Il combustibile solido è denso e brucia piuttosto rapidamente, generando spinta in poco tempo. Il combustibile solido può rimanere in deposito per un lungo periodo senza degradarsi, un problema comune con il combustibile liquido.

La Corea del Nord ha affermato che lo sviluppo del suo Hwasong-18 a combustibile solido avrebbe “promosso radicalmente” la sua capacità di contrattacco nucleare. Dopo il primo lancio avvenuto l’anno scorso, il Ministero della Difesa della Corea del Sud ha cercato di minimizzare i test, affermando che il Nord avrebbe avuto bisogno di “tempo e sforzi extra” per padroneggiare la tecnologia.

Luigi Medici 

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