COREA DEL NORD. ICBM fiammeggianti: doni di Kim a Trump

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Il missile balistico inter-continentale Hwasong-14 ha cambiato le carte in tavola della questione nordcoreana imprimendo un’accelerazione dagli esiti non prevedibili. Se Rex Tillerson, segretario di Stato Usa, chiama ad un’azione globale verso la Corea del Nord, Vladimir Putin e Xi Jinping decidono di operare congiuntamente verso Pyongynag. Oggi la Corea del Nord può colpire il territorio statunitense con un missile intercontinentale pienamente operativo. La reazione di facciata del lancio di missili a breve raggio di Seul e Washington è al momento priva di effetto.

«Il successo del lancio di un razzo balistico intercontinentale con un singolo tentativo è una vittoria della linea del partito dei lavoratori della Corea che contemporaneamente spinge avanti la costruzione economica e la costruzione della forza nucleare» riporta Kcna secondo cui il lancio «ha mostrato ancora una volta ai popoli del mondo che è assurdo il sofismo americano secondo cui la Rpdc non ha più un futuro se non “cambia la sua linea” e “abbandona il programma nucleare”».

Il Rodong Sinmun, il 5 luglio, ha pubblicato il resoconto della “gloriosa” giornata che ha visto Kim Jong Un supervisionare di persona il lancio e il volo del missile Hwasong-14.

La guida suprema nordcoreana «con un ampio sorriso sul suo volto, ha detto ai funzionari, agli scienziati e ai tecnici che gli Stati Uniti si sarebbero dispiaciuti nel vedere l’opzione strategica della Rpdc, il “dono” della Rpdc per il suo “Giorno dell’Indipendenza”; li ha poi invitati a spedire spesso grandi e piccoli “pacchetti regalo” agli Yankees in modo da non stancarli mai»

Il lancio dello Hwasong-14 (nella foto) «è un’altra brillante vittoria del popolo coreano nella lotta contro gli imperialisti guidati dagli Usa, ha espresso grande rispetto e ringraziamento al popolo coreano che ha assolutamente sostenuto la linea di sviluppare contemporaneamente i due fronti, nucleare e missilistico, senza alcun tentennamento nonostante la sfida sfida degli imperialisti statunitensi e dei loro seguaci e molteplici difficoltà».

Cosa accade ora? Il G20 diAmburgo si sta caricando di valenze che vanno al di là del suo stesso significato: tutte le tensioni internazionali saranno sul tavolo dei lavori e nelle agende degli incontri bilaterali a latere del meeting, oramai divenuti più importanti e significativi dell’evento stesso.  

Antonio Albanese