COREA DEL NORD. Ecco spiegata la visione di Trump

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La denuclearizzazione della Corea del Nord porterebbe prosperità e non il crollo del suo regime, come temuto da Kim Jong-un: a dirlo il consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Robert O’Brien, in un webinair del l’Hudson Institute, think tank di Washington.

O’Brien, riporta Yonhap, ha detto che questa è la visione che il presidente Donald Trump ha cercato di dare a Kim: «C’è molta preoccupazione da parte nordcoreana che se la famiglia Kim rinuncerà alle sue armi nucleari, potrebbe essere la fine del regime (…) Quindi, quando si chiede a una controparte nelle negoziazioni di fare qualcosa che potrebbe portare alla loro fine, è una negoziazione molto difficile da fare», ha aggiunto O’Brien.

Questa è la posizione dell’Amministrazione di fronte alle accuse di fallimento nella sua politica di denuclearizzazione della Corea del Nord. O’Brien ha sostenuto che Trump ha raggiunto quello che nessun altro presidente degli Stati Uniti è stato in grado di fare negli ultimi tre decenni.

«Ora, il risultato dei vari incontri, Singapore e Hanoi e il breve incontro alla Dmz, è che non abbiamo avuto un test per i missili balistici intercontinentali a lungo raggio della Corea del Nord dai tempi di Singapore», riferendosi al primo vertice Trump-Kim nel paese asiatico nel giugno 2018.

«Ciò che Trump ha realizzato con la Corea del Nord può essere in parte attribuito alla sua campagna di massima pressione, ma anche alla sua nuova visione per la Corea del Nord oggi impoverita (…) Quello che il Presidente ha cercato di dipingere per il presidente Kim, per il popolo nordcoreano, è una visione alternativa… che le armi nucleari non vi porteranno prosperità. Non vi porteranno nemmeno sicurezza. Ma se vi liberate delle vostre armi nucleari, il potenziale economico per la Corea del Nord è illimitato (…) Che i nordcoreani siano stati in grado di creare armi nucleari e missili a lungo raggio nonostante anni di sanzioni dimostra che sono intelligenti, laboriosi e creativi (…) Se lo incanalassero nell’economia reale, la Corea del Nord potrebbe essere ricca. Potrebbe essere molto prospera e il presidente Kim, invece di essere deposto, potrebbe essere visto come qualcuno che ha portato pace e prosperità. Questa è la visione che abbiamo cercato di delineare», ha aggiunto O’Brien.

Lucia Giannini