Cooperazione politica russo-statunitense per la sicurezza globale

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GERMANIA – Monaco. Il vicepresidente americano Joe Biden ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov il 2 febbraio che Washington e Mosca dovrebbero continuare la cooperazione in vari settori, nonostante le differenze che le caratterizzano.

Biden e Lavrov si sono incontrati a margine della Conferenza sulla sicurezza svoltasi a Monaco di Baviera.

«Il Vice Presidente ha sottolineato l’importanza di interventi congiunti dei due paesi nell’interesse della pace e della sicurezza internazionale, anche nel caso della Siria» silegge in un comunicato della Casa Bianca.

«Il Vice Presidente ha osservato che mentre gli Stati Uniti e la Russia continueranno ad avere profonde differenze – tra le altre, in materia di diritti umani e sul recente divieto della Russia in materia di adozioni verso gli Stati Uniti – è necessario che le due leadership lavorini assieme per trovare soluzioni pratiche alle sfide del mondo di oggi», si legge inoltrenella nota.

Lavrov ha fatto sapere che dopo l’incontro con Biden, Mosca spera che gli Stati Uniti non prendano più misure unilaterali riguardanti le relazioni bilaterali.

Alla fine del 2912, Washington ha irritato il governo russo con l’introduzione del Magnitsky Act, una legge che impone sanzioni nei confronti di funzionari russi sospettati di violazioni dei diritti umani. La legge prende il nome da Sergei Magnitsky, un avvocato morto in una prigione di Mosca nel 2009.

La Russia ha risposto vietando ai cittadini statunitensi di adottare bambini russi e vietando alle organizzazioni non governative russe, politicamente attive, di accettare finanziamenti sta affrontando forti critiche internazionali per il suo rifiuto di eseguire le sanzioni delle Nazioni Unite contro la Siria, suo ultimo alleato nel mondo arabo, e per la sua posizione nella crisi. Mosca nega di sostenere il presidente Bashar al-Assad e si dice preoccupata che una fuga del presidente siriano non farebbe che aggravare il conflitto.