UE – Bruxelles. Nella giornata delle consultazioni bilaterali, il Regno Unito sembra aver accantonato l’eventualità di un veto, valutando la proposta di Van Rompuy e Barroso vettorialmente corretta, ma bisognosa di rettifiche.
Diversa l’opinione francese e italiana che troverebbe incontro nel dissenso, già esplicitato dal Parlamento europeo, ad una bozza di conclusioni che taglia l’iniziale proposta della Commissione di circa 80 miliardi di euro, con pesanti ricadute sulla politica agricola comune e sui fondi di coesione. Lo stato italiano, in questa ipotesi, perderebbe 4,5 miliardi di euro provenienti dalla Pac, con una sensibile riduzione dei finanziamenti per il mezzogiorno. In tal senso, una situazione negoziale che non soddisfi nessuno, potrebbe paradossalmente indicare la prossimità di un’intesa.
Resta tuttavia ancora da considerare l’ipotesi di un mancato accordo tra gli Stati membri, nell’ambito di questa sessione straordinaria del Consiglio europeo. Si profilerebbe allora il rinvio della decisione ad un vertice da tenersi il prossimo anno, che altro non farebbe se non procrastinare scelte inevitabili; oppure il meno ambito degli scenari, che vedrebbe l’eventualità di un bilancio da definirsi annualmente a maggioranza qualificata, rimettendo la questione in mano alle competenze tecniche dei negoziatori nazionali.