WTO, crisi euro mette a rischio il commercio

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SVIZZERA – Ginevra. L’Organizzazione Mondiale del Commercio ha tagliato le sue previsioni per la crescita del commercio per il 2013 affermando che vi saranno ripercussioni negative per via del protezionismo che è in aumento.

 

Le previsioni secondo il  passano così da una crescita del 4,5% a una del 3,3%. Mentre nel 2012 la crescita è stata dell’2%. Si tratta della crescita più bassa dal 1981, il dato meno brillante dal 2009. 

Il direttore generale del WTO Pascal Lamy ha spiegato che il 2013 potrebbe rivelarsi ancora più debole del previsto, soprattutto a causa dei rischi di crisi dell’euro, e di quei paesi schiacciati nella morsa della crisi economica, che potrebbero dare vita ad azioni di protezionismo per sostenente la crescita interna. 

«La minaccia del protezionismo oggi è maggiore che in qualsiasi momento dall’inizio della crisi, dal momento che le altre politiche per rilanciare la crescita non hanno portato ai risultati sperati», ha detto Lamy.

Lamy, che terminerà il suo mandato ad agosto, ha dichiarato che il tasso di crescita del 2012 deve far «riflettere». La speranza è quella di assistere a una accelerazione del commercio entro l’anno con una previsione provvisoria di 5,0 per cento di crescita nel 2014. In ogni caso si tratta di un trend storco di crescita in diminuzione; per vent’anni la crescita era intorno al 6%. 

«I rischi per le previsioni sono saldamente radicate al ribasso e sono per lo più legati alla crisi del debito sovrano in Europa», ha chiosato Lamy.