COLOMBIA. Via la pianta di coca dall’elenco delle sostanze vietate

435

Il governo colombiano del presidente di sinistra Gustavo Petro ha annunciato che sosterrà la richiesta della Bolivia davanti alle Nazioni Unite per la declassificazione della foglia di coca come narcotico, è stato riferito.

Colombia e Bolivia proporranno alla Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti di accettare l’uso tradizionale della foglia di coca e rimuoverla dall’elenco delle sostanze vietate, ha spiegato il viceministro degli Esteri Laura Gil. Ha aggiunto che l’iniziativa sarà presentata durante la 66 sessione della Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti che si terrà dal 13 al 17 marzo a Vienna, in Austria, riporta MercoPress.

“La Bolivia ha intrapreso più o meno dieci anni fa un’iniziativa per ottenere la legalizzazione dell’uso tradizionale della coca. Quello che hanno fatto è stato denunciare la Convenzione sugli stupefacenti “, ha detto Gil, nato in Uruguay.

Nel gennaio di quest’anno, il presidente boliviano Luis Arce Catacora ha annunciato che il suo governo stava adottando misure per declassificare la coca come narcotico in modo che possa essere commercializzata liberamente.

Gil ha evidenziato il nuovo approccio a una vecchia questione: è necessario «iniziare a destigmatizzare la discussione sul problema della droga», ha affermato. L’alto funzionario ha anche sottolineato che i contadini, che costituiscono l’anello più fragile della catena, non sono quelli che dovrebbero essere attaccati, e ha insistito sul fatto che le autorità dovrebbero contrastare le mafie dietro il traffico illegale di cocaina. Da qui l’importanza di eliminare «la foglia di coca» (da non confondere con la cocaina) dall’elenco delle sostanze proibite.

«Ecco perché il presidente insiste così tanto che dobbiamo rafforzare l’interdizione in termini di sicurezza, ma non penalizzare i contadini con l’estirpazione forzata», ha detto. Gli usi tradizionali delle foglie di coca sono stati riconosciuti in molte occasioni come parte dell’identità e della memoria collettiva delle comunità colombiane, boliviane e di altre comunità indigene della regione andina. È stata tradizionalmente considerata da molte popolazioni indigene una pianta sacra di grande valore nutritivo e curativo e fa parte di un sapere ancestrale millenario.

Maddalena Ingroia

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/