A breve corridoio umanitario Colombia-Venezuela

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COLOMBIA – Bogotà 13/07/2016. I 35.000 venezuelani che hanno attraversato il confine il 10 luglio andando nella città colombiana di Cucuta per comprare cibo e medicine non disponibili nel proprio paese, sono tutti tornati a casa senza difficoltà.

Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri della Colombia; l’ingresso dei venezuelani «è stato reso possibile dalla proroga temporanea del corridoio umanitario al confine comune per agevolare l’acquisto di medicinali e prodotti alimentari» recita il comunicato degli Esteri. Il valico di confine tra Cucuta e la città venezuelana di San Antonio è chiuso dal 19 agosto 2015, dietro ordine del presidente venezuelano Nicolas Maduro; l’apertura è stata possibile dopo che Maduro ha autorizzato l’apertura della frontiera per 12 ore.
Circa 35.000 venezuelani hanno attraversato il confine per acquistare prodotti alimentari e farmaci non disponibili nel proprio paese; i funzionari colombiani e venezuelani hanno cooperato in modo che i cittadini venezuelani potessero entrare senza restrizioni per fare acquisti di cibo e farmaci. Il rientro dei venezuelani in patria, poi, dopo aver fatto spesa è stato supervisionato da autorità colombiane civili, militari e dell’immigrazione, prosegue il comunicato che poi indica simili aperture come una “scappatoia” di fatto per iniziare il dialogo. «L’estensione dell’apertura del corridoio è un’alternativa umanitaria che sarà riesaminata con le autorità competenti (…) A tal fine, i contatti locali e nazionali sono stati avviati dal Venezuela che permetterà una maggiore chiarezza e organizzazione di simili procedure», prosegue la nota. I canali ufficiali di comunicazione «dovrebbero continuare ad essere i Ministeri degli Esteri dei due paesi (…) un coordinamento efficace con le autorità nazionali e regionali contribuirà all’apertura richiesta dalla comunità al confine per gestire in modo sicuro, organizzato il transito». Il ministro degli Esteri colombiano Maria Angela Holguin ha infatti annunciato il 11 luglio che si incontrerà con il suo omologo venezuelano Delcy Rodriguez il 4 agosto per discutere la riapertura della frontiera comune.
«Faremo una revisione generale di tutte le questioni e speriamo che prima di allora ci siano altri incontri sulla difesa e sulla sicurezza volti a concordare protocolli e coordinamento delle forze armate e di polizia» ha detto ​​Holguin, riporta Laht.
Il ministro colombiano ha detto che la riunione si terrà senza dubbio in Venezuela e sarà un passo precedente ad una riunione del presidente colombiano Juan Manuel Santos, con il venezuelano Nicolas Maduro. Nel frattempo i responsabili militari dei due paesi si incontreranno il 15 luglio per discutere di sicurezza delle frontiere.