COLOMBIA. L’arte di Alvarez spiega il coronavirus

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Il coronavirus sta colpendo pesantemente la regione andina che sta lottando per controllare la diffusione: con oltre 4.77.000 casi di contagiati e oltre 5.000 morti. Il tasso di disoccupazione del paese è più che raddoppiato (24,5%) da quello che era (11,2%) nello stesso mese dello scorso anno a maggio.

Nel bel mezzo della pandemia c’è chi, però, si è alzato e ha cominciato a combattere il coronavirus e tutto quello che ne consegue, con l’arte. È il caso di Edgar Alvarez, artista e attivista, venezuelano che vive a Bogotà, in Colombia. L’artista lavora con figure di plastilina, attraverso le quali spiega ed evidenzia le problematiche della regione andina negli ultimi anni. Le sue opere d’arte, possono essere trovate sparse nella capitale colombiana oppure potete vederle sul suo account twitter @altereddie.

L’ultimo progetto di Alvarez si concentra sull’attuale pandemia di coronavirus, su coloro che ne soffrono e sulla crisi dei migranti. Alvarez lavora sotto il nome di Se Lo Explico con Plastilina, che si traduce in ‘spiego con la plastica’ e ha collezionato migliaia di follower sui suoi social media, tra cui i 110k follower su Instagram.

L’artigianato è un mix tra artigianato / arti e attivismo, che di solito ruota attorno ai temi dell’anti-capitalismo, dell’ambientalismo, della solidarietà o del femminismo di terza ondata, ma si esprime attraverso l’arte.

L’arte dell’argilla di Alvarez simboleggia la vera lotta dei cittadini colpiti dal coronavirus e può essere trovata in tutta la città spesso vicino ai cittadini sfortunati, che l’arte rispecchia.

Alvarez ha detto alla Reuters perché stava creando queste opere, alcune delle quali mostravano i migranti centroamericani che trasportavano pochissimi effetti personali in attesa di raggiungere gli Stati Uniti d’America: «Questa (pandemia) ci ha cambiati, quindi è essenziale essere in grado di rappresentare il persone che stanno lottando in mezzo alla pandemia ed è qui che entro per spiegarlo con la plastilina di argilla. È proprio questo, per portare un messaggio chiaro alle persone ed è così che funziona, con la plastilina di argilla è più facile spiegare alcune questioni». Alvarez ha mostrato i volti di migliaia di migranti venezuelani che sono dovuti tornare nei loro paesi a causa della pandemia. La sua altra arte si concentra sul fatto che il coronavirus potrebbe nascondersi ovunque.

Antonio Albanese