COLOMBIA. Ex guerrigliero testa a testa per la presidenza

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Il politico di sinistra colombiano Gustavo Petro si è imposto il 29 maggio al primo turno delle elezioni presidenziali del Paese andino e affronterà l’uomo d’affari Rodolfo Hernandez, al secondo turno il 19 giugno. Petro, ex membro del movimento guerrigliero M-19 che ha promesso un profondo cambiamento economico e sociale, ha ottenuto il 40,3% dei voti, secondo i dati dell’ufficio nazionale del registro, con il 99,9% delle urne scrutinate.

Hernandez, riporta Reuters, il settuagenario ex sindaco di Bucaramanga, che ha promesso di combattere la corruzione anche se è indagato per frode, ha ottenuto il 28,2%. I sondaggi condotti prima del primo turno mostravano che Hernandez – che ora ha il sostegno del terzo candidato Federico Gutierrez e probabilmente di molti suoi sostenitori, sarebbe rimasto a pochi punti da Petro in un eventuale ballottaggio.

Petro, 62 anni, ex sindaco di Bogotà, è sempre stato in testa ai sondaggi grazie alle promesse di ridistribuire le pensioni, offrire un’università pubblica gratuita e iniziare a cambiare quelli che, a suo dire, sono secoli di profonde disuguaglianze. Petro ha promesso di attuare pienamente l’accordo di pace del 2016 con i ribelli delle Farc e di cercare colloqui di pace con i ribelli dell’Eln, ancora attivi, oltre a bloccare ogni nuovo sviluppo di petrolio e gas.

La sua campagna ha intensificato gli sforzi per incoraggiare l’affluenza alle urne negli ultimi giorni, riconoscendo che i giovani potrebbero aver bisogno di una spinta in più per votare durante il fine settimana festivo. Petro ha respinto le accuse più volte ripetute di voler imitare le politiche del defunto ex presidente venezuelano Hugo Chavez e del suo successore Nicolas Maduro. Afferma che sono i suoi avversari – che accusa di aver reso il Paese dipendente dai proventi del petrolio e di essere brutali nei confronti dei manifestanti antigovernativi – ad assomigliare maggiormente ai leader venezuelani.

I sondaggi avevano previsto che il centro-destra Gutierrez, ex sindaco di Medellin, sarebbe andato al secondo turno. Gutierrez, che ha lottato per respingere le accuse di essere un successore ideologico dell’impopolare presidente Ivan Duque, ha detto ai sostenitori che avrebbe appoggiato Hernandez, ripetendo la sua affermazione che i piani di Petro sono un pericolo per il futuro del Paese.

L’affluenza alle urne è stata di 21 milioni di persone, su 39 milioni di aventi diritto. In termini percentuali è stata simile a quella del primo turno di voto del 2018, con la partecipazione di circa il 54% degli aventi diritto.

Tommaso Dal Passo