COLOMBIA. Duque rivede le forze di polizia: più spazio ai diritti umani

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Il governo della Colombia chiederà al congresso di approvare una migliore formazione sui diritti umani per la polizia e aumentare la supervisione degli agenti. Lo ha annunciato il 6 giugno il presidente Ivan Duque, viste le accuse di brutalità della polizia durante le recenti proteste antigovernative.

Un comitato unitario composto da sindacati, gruppi di studenti e altre organizzazioni della società civile ha sospeso le trattative con il governo volte a raggiungere un accordo per porre fine alle manifestazioni perché dice che il governo non ha ancora firmato un pre-accordo raggiunto alla fine del mese scorso, riporta Reuters. I negoziatori del governo, nel frattempo, hanno detto che i pre-accordi erano una bozza e il comitato ha terminato unilateralmente i colloqui, che coprono tutto, dall’assistenza sanitaria a un reddito di base.

L’ufficio del procuratore generale dice che 20 morti sono collegati direttamente a più di un mese di manifestazioni contro le politiche sociali ed economiche di Duque, mentre i gruppi per i diritti riportano decine di uccisi dalle forze di sicurezza. L’uso eccessivo della forza durante i cortei ha attirato la condanna internazionale e almeno tre agenti sono ora accusati di omicidio.

«Il governo chiederà al Congresso di approvare la creazione di una direzione per i diritti umani della polizia, che cercherà l’aiuto internazionale sulla politica, e una nuova direzione per la formazione degli agenti», ha annunciato Duque durante una cerimonia per celebrare le promozioni della polizia. «In questa struttura la protezione, la prevenzione e il rispetto dei diritti umani saranno marcati perché nella polizia nazionale sarà creata una direzione dei diritti umani», ha detto Duque. «Il sostegno ai diritti umani dovrebbe avere tutto l’appoggio istituzionale “oggi più che mai”», ha poi aggiunto.

La legge, che sarà proposta il primo giorno della prossima sessione legislativa a luglio, creerebbe anche un nuovo sistema di reclami e amplierebbe gli standard disciplinari per gli agenti.

Il governo sta anche lavorando su una legge per stabilire criteri di uso legittimo della forza e un’altra per regolare l’uso e la vendita di armi meno letali, ha detto Duque. Il governo ha sostenuto che la polizia non ha usato armi da fuoco quando è intervenuta per controllare i saccheggi o altri disordini durante le proteste, ma armi non letali. Human Rights Watch dice però che l’uso improprio di armi non letali può portare a morti.

I manifestanti chiedono da tempo lo scioglimento della temuta squadra antisommossa Esmad e il trasferimento della polizia fuori dalle competenze del ministero della Difesa. Entrambe le idee sono state ripetutamente respinte dal governo, ma Duque ha detto che la Colombia cercherà la consulenza di esperti internazionali sulle migliori pratiche per l’Esmad.

Il nome del ministero della Difesa sarà formalmente cambiato in ministero della difesa nazionale e della sicurezza dei cittadini. Le nuove uniformi della polizia incorporeranno telecamere per registrare le interazioni degli agenti con i cittadini e saranno caratterizzate da codici QR identificativi e da nomi e gradi più visibili.

Luigi Medici