Le autorità colombiane hanno annunciato il 22 maggio la sospensione unilaterale del cessate il fuoco con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, FARC, dissidenti, conosciute come Stato Maggiore Centrale (EMC-FARC), dopo il reclutamento e l’omicidio di quattro bambini della comunità indigena Murui.
Come riportano MercoPress e Xinhua, «Dopo aver ascoltato i delegati delle comunità e il Consiglio di Sicurezza Straordinario – e a causa della grave violazione del Diritto Internazionale Umanitario da parte di questa organizzazione al di fuori della legge, sommata ad altri fatti che generano incertezza e ansia nella popolazione –, il Governo ha preso la decisione unilaterale di sospendere parzialmente gli effetti del Decreto 2656 del 2022», ha dichiarato il governo del presidente Gustavo Petro in un comunicato.
La nota di domenica cita le “atroci” uccisioni di ragazzi tra i 14 e i 16 anni nel dipartimento di Putumayo come uno “schiaffo alla pace” da parte del gruppo armato. In seguito, i delegati dell’EMC-FARC sono stati convocati per una riunione, ma non hanno partecipato.
«Di conseguenza, si comunica che il cessate il fuoco bilaterale attualmente in vigore con questo gruppo armato nei dipartimenti di Meta, Caquetá, Guaviare e Putumayo è sospeso e le operazioni offensive sono riattivate», prosegue il documento firmato da Petro. «La decisione diventerà effettiva nelle prossime 72 ore», ha aggiunto.
Il governo colombiano ha riconosciuto, invece, l’efficacia del cessate il fuoco bilaterale in altri territori in cui si può verificare che sono stati evitati danni alla vita degli abitanti e ha assicurato che accompagnerà le comunità che chiedono a gran voce la pace nei loro territori e che sarà presente in modo capillare in tutto il Paese.
«L’EMC-FARC è invitato a ratificare la partecipazione dei suoi delegati ai meccanismi locali in cui è ancora in vigore il cessate il fuoco», ha insistito la dichiarazione.
Secondo l’Ombudsman Carlos Camargo, i minori sono stati reclutati con la forza nella zona rurale di Leguízamo (Putumayo) dal Fronte di Dissidenza 1 Carolina Ramírez delle FARC e sono stati uccisi dopo aver disertato.
«Reclutare e uccidere bambini e adolescenti delle comunità indigene non sono esattamente gesti di buona volontà per raggiungere la pace. Oltre ad essere chiare violazioni del Diritto Internazionale Umanitario, ciò che genera è il rifiuto sociale e la sfiducia nei confronti dei gruppi armati che affermano di avere intenzioni di dialogo con il governo a fronte di un processo negoziale», ha detto Camargo.
Secondo i dati di monitoraggio dei rischi del Sistema Integrale per la Pace, da gennaio a maggio 2023 sono stati segnalati 63 casi di reclutamento di bambini da parte di gruppi come il Clan del Golfo, dissidenti delle FARC e guerriglieri dell’ELN.
Nell’ambito della sua politica di pace totale, il governo di Petro ha incluso i dissidenti della guerriglia estinta delle FARC in un processo di dialogo per porre fine al conflitto armato nel Paese. Guidati dallo pseudonimo “Iván Mordisco”, questi dissidenti contano 3.200 membri e sono presenti in almeno 16 dipartimenti della Colombia.
Lucia Giannini