Le Onde d’Urto di un clima che cambia

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STATI UNITI D’AMERICA – New York 09/11/2015. Il cambiamento climatico potrebbe impoverire altre 100 milioni di persone entro il 2030 se non si riescirà a compiere determinati passi, si legge in uno studio della Banca Mondiale uscito l’8 novembre.

Nello studio dal titolo “Shock Waves: Managing the Impacts of Climate Change on Poverty” si legge che i poveri corrono già oggi gravi rischi legati al clima, tra cattivi raccolti legati alla diminuzione delle precipitazioni, ai picchi dei prezzi alimentari dopo eventi meteorologici estremi, a una maggiore incidenza di malattie dopo ondate di calore e inondazioni. Tali shock potrebbero spazzare via i guadagni conquistati a fatica, creando perdite irreversibili, impoverendo le popolazioni, soprattutto in Africa e in Asia meridionale. Secondo lo studio, l’agricoltura sarà il driver principale di qualsiasi aumento o diminuzione della povertà, e come previsto dagli studi, il cambiamento climatico potrebbe portare a perdite globali delle rese pari al 5 per cento entro il 2030 e al 30 per cento entro il 2080. Un simile crollo nella produzione agricola avrebbe effetti sulla salute, tra cui una maggiore incidenza di malaria, diarrea e blocco della crescita, tutti effetti di una ridotta produttività del lavoro causata da un innalzamento delle temperature. In Africa, la regione più povera del mondo, il cambiamento climatico potrebbe causare un aumento dei prezzi dei generi alimentari del 12 per cento nel 2030 e del 70 per cento entro il 2080. «Un duro colpo» per le nazioni africane in cui il consumo di cibo delle famiglie più povere è pari già oggi a oltre il 60 per cento della spesa totale familiare. Lo studio è stato pubblicato un mese prima della conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Parigi, prevede anche misure per bloccar esimili effetti attraverso interventi che possano migliorare la resistenza dei poveri, come il rafforzamento delle reti di sicurezza sociale e una copertura sanitaria universale, insieme a misure specifiche per il clima per far fronte al cambiamento climatico, come sistemi di difesa dalle alluvioni, sistemi di allerta precoce e colture resistenti. Il tutto unito ad una riduzione delle emissioni di gas serra.