La Turchia sta approfittando del peggioramento delle relazioni tra la Russia e Nato per cercare di avere una maggiore influenza nel Mediterraneo orientale e la maggior parte degli altri paesi non ha reagito, ha detto il presidente di Cipro: «La Turchia si sente libera, visti gli sforzi degli Stati Uniti per mantenere il Paese nell’Alleanza», ha detto il presidente Nicos Anastasiades, ripreso da Afp.
Mentre lo scontro tra la Turchia e gli Stati Uniti ha complicato le relazioni nell’Alleanza, per la Nato mantenere la Turchia al suo interno è nell’interesse di tutti. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe quindi sentirsi libero. La comunità internazionale non ha agito per contrastare le mosse della Turchia in Siria, Libia, Iraq e nella zona economica esclusiva di Cipro, né il suo piano di riaprire la città di Varosha nel nord di Cipro controllato dai turchi: «Non c’è alcuna decisione da parte dei paesi di prendere misure appropriate e questo solleva il pericolo di un conflitto», ha detto Anastasiades, osservando che la Francia è l’unico paese che ha assunto un ruolo attivo nella regione.
Le forze francesi e cipriote hanno condotto manovre nel Mediterraneo orientale alla fine dello scorso anno, mentre Parigi ha inviato navi militari in Siria e ha inviato una portaerei nella regione. «La forte presenza francese porta la speranza che l’Unione Europea assuma un ruolo più attivo nelle questioni del Mediterraneo orientale», ha detto Anastasiades.
Le tensioni nella regione vanno al di là delle posizioni militari, sono in gioco anche questioni commerciali. L’impegno di Erdogan di inviare truppe turche per sostenere il governo libico appoggiato dalle Nazioni Unite ha sconvolto il delicato equilibrio di potere nella regione, in un momento in cui i Paesi stanno cercando di accedere alle ricche risorse di idrocarburi nelle acque intorno a Cipro.
Nonostante il contestato accordo marittimo tra Turchia e Libia, ritenuto illegale dalla comunicato internazionale, Cipro procederà con il suo programma di sfruttamento degli idrocarburi. Le compagnie energetiche internazionali presenti sull’isola agiranno per proteggere i loro interessi, ha detto il presidente, assicurando che il progetto andrà avanti.
Sia la Turchia che la Repubblica Turca di Cipro del Nord, riconosciuta solo da Ankara, accusano la Repubblica di Cipro di condurre unilateralmente l’esplorazione di idrocarburi.
Luigi Medici