Il vino veneto vola in Cina

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ITALIA – Lonigo 23/01/2014. «Il nuovo corso della politica agricola europea e dello sviluppo rurale 2014-2020, in fase di avvio, contribuirà a rafforzare il settore primario veneto, anche se in fase di ripartizione nazionale delle risorse non si è tenuto in debito conto della virtuosità di spesa dimostrata in passato dalla nostra Regione», Così l’Assessore all’Agricoltura del Veneto, Franco Manzato, ha introdotto i lavori del focus “Il Dragone e il Veneto. Le opportunità per il nostro vino in Cina”, promosso da Veneto Agricoltura.

La Cina del vino è un mercato che ci è ancora oscuro per l’Italia. Sembra non esserlo, invece,  per la Francia che al momento spadroneggia nella terra del Dragone quasi indisturbata (AGC: Esplode il mercato vinicolo cinese); e non solo come esportatrice, tanto che il 50% del vino importato dal paese asiatico arriva d’Oltralpe, ma anche come vinificatrice. Basti pensare che in molte province della Cina i francesi hanno impiantato una grande quantità di vigneti internazionali, puntando a rendere quelle terre d’oriente uno dei più importanti produttori di vino al mondo: nel 2012 erano già 570mila gli ettari a vigneto (per darne una misura, in Italia sono 770mila, in Francia 800mila ed in Spagna oltre un milione). Quindi la Cina non rappresenta solo un mercato da “aggredire” ma anche un potenziale concorrente da cui guardarsi.

Nell’evento di Lonigo, gli occhi sono stati puntati dunque sul settore vitivinicolo e sul mercato cinese del vino con il duplice obiettivo di mettere in luce le enormi potenzialità che il mercato cinese mostra per questo prodotto e fare quadrato attorno al comparto che da queste opportunità può trarre grandi benefici.

Di fronte a numeri potenziali da capogiro, la Cina conta oltre 1,35 miliardi di abitanti, il comparto vitivinicolo italiano, veneto nello specifico, si sta dunque attrezzando per farsi largo in quello che potrebbe rivelarsi, anche per il “Leone”, una sorta di Eldorado asiatico. «Per ora» ha detto al riguardo Thomas Albert Rosenthal, della Fondazione Italia-Cina «l’export di vino veneto in Cina vale “appena” 11 milioni di euro, ma va pure sottolineato che questo dato risulta quadruplicato negli ultimi cinque anni».

Rosenthal ha anche “spiegato” ai numerosissimi operatori presenti come funziona il mercato cinese e quanto siano interessanti le opportunità che esso offre.

Il Veneto, prima Regione vitivinicola italiana, intende dunque allargare la via del vino che porta in Cina per consentire ai nostri produttori di sfruttare al meglio le grandi potenzialità offerte da quei mercati.

Il focus di Lonigo è servito anche per fare il punto sulle esportazioni del vino veneto nel 2013 e sui flussi mondiali dell’export. Sul mercato cinese, l’Italia arriva appena al 6,1% contro il 49,8% della Francia, il 14,4% dell’Australia, il 9,3% del Cile e il 7,1 della Spagna (AGC: Stati Uniti e Cina, i principali mercati per i vini peruviani nel 2012).