Silk Wind: dalla Cina all’Ue

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AZERBAIJAN – Baku 24/05/2014. Il conflitto in Ucraina potrebbe spostare l’asse commerciale che dall’Europa porta all’Asia e alla Cina riportandolo su assi antichissimi.

È un interessante approccio allo sviluppo delle relazioni economico-commerciali euro-asiatiche che riporta l’agenzia Trend. Nel recente incontro tra il presidente azero, Ilham Aliyev, e il suo omologo cinese Xi Jinping si è parlato, infatti del ritorno della Grande Via della Seta che collegava i due paesi e che potrebbe diventare origine di un nuovo partenariato tra i due paesi utile ponte da e verso l’Unione europea.

L’Ue, con un fatturato commerciale di 560 miliardi di dollari, è il principale partner commerciale della Cina a partire dal 2013, ed è ormai evidente che la prossima prima economia mondiale, con la sua enorme produzione, è interessata alla creazione di nuove rotte commerciali e di trasporto per l’esportazione in direzione Ue.
La Grande Via della Seta quindi potrebbe tornare a nuova vita. Quattro paesi, Kazakhstan, Azerbaigian, Georgia e Turchia, ha iniziato a ripristinarne i circuiti principali. I quattro stati hanno avviato, infatti, il progetto “Silk Wind”: treni container che dalla Cina attraverso il Kazakhstan, il Mar Caspio, il Caucaso e la Turchia, arrivino in Europa.
Lo scopo del progetto Silk Wind è quello di creare un percorso ferroviario multimodale (container/RO RO) con un sistema di scambio di informazioni primarie tra i servizi doganali e gli operatori ferroviari dei partner del progetto. I paesi partecipanti al progetto intendono, poi, introdurre una tariffa unica per il trasporto merci.
La lunghezza totale del percorso è di 4192 km con un tempo stimato di percorrenza di 12 giorni.
Una volta costruito, sarà il percorso più breve per il trasporto verso l’Ue di carichi internazionali dai confini occidentali della Cina e viceversa.
Alla piena operatività la linea potrà trasportare 15-17 milioni di tonnellate all’anno. La Cina si è già detta disponibile.
Per la piena operatività del percorso, è necessario rettificare la tratta ferroviaria Jezkazgan – Beyneu (Kazakhstan), completare la costruzione del porto marittimo internazionale nel villaggio Alat (Azerbaijan) e la ferrovia Baku – Tbilisi – Kars. Il tunnel Marmaray in Turchia è già stato cadenzato. I governi di Kazakhstan, Azerbaijan, Turchia e Georgia dovrebbero firmare un accordo sul Silk Wind nell’estate del 2014 in Turchia, stando quanto annunciato dal vice ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni kazako, Azat Bekturov.