Lo scorso 30 agosto le maggiori banche cinesi hanno pubblicato le loro relazioni semestrali, registrando tutte un calo dei profitti a due cifre.
Icbc, Agricultural Bank of China, Bank of China, China Construction Bank e Postal Savings Bank hanno tutte subìto perdite di profitto a due cifre. Vi può poi essere aggiunta la Bank of Communications, poiché ha avuto risultati simili nel fine settimana.
L’utile netto totale delle sei principali banche nel primo semestre del 2020 è sceso dell’11,2% su base annua. Tuttavia, dal punto di vista dei principali indicatori normativi e del supporto al credito, il sistema operativo di base rimane stabile, secondo Shanghai Securities News ripreso da Atf.
Le ragioni del calo dell’utile netto sono in parte riconducibili alla necessità di evitare in futuro la pressione dei crediti in sofferenza e di aumentare l’ammontare degli accantonamenti. Le relazioni semestrali hanno mostrato che l’utile netto delle sei principali banche nel primo semestre di quest’anno è stato pari a 566,33 miliardi di yuan. Nello stesso periodo dello scorso anno, l’utile netto delle sei principali banche è stato pari a 637,744 miliardi di yuan; sulla base di questo calcolo, l’utile netto totale delle sei principali banche è sceso dell’11,2% nel primo semestre.
Separatamente, ad eccezione della Postal Savings Bank, dove l’utile netto è sceso del 9,96%, l’utile netto delle altre cinque banche è sceso a due cifre: Icbc ha ottenuto un utile netto di 148,79 miliardi di yuan nel primo semestre, con un calo dell’11,4% rispetto all’anno precedente; l’utile netto della Agricultural Bank of China è stato di 108,834 miliardi, un calo del 10,4% rispetto al 2019; quello della Bank of China è stato di 100,917 miliardi di yuan, con un calo di 11 miliardi rispetto all’anno precedente; 5%; l’utile netto della China Construction Bank è stato di 137,626 miliardi di yuan, con un calo del 10,74% rispetto all’anno precedente; l’utile netto della Bank of Communications è stato di 36,505 miliardi di yuan, con un calo del 14,61% rispetto all’anno precedente; mentre l’utile netto della Postal Savings Bank è stato di 33,658 miliardi di yuan, con un calo del 9,96% rispetto all’anno precedente.
Ma tutte queste banche soddisfano i requisiti normativi e operano in modo solido. Il rapporto tra i tassi di sofferenza a fine giugno era dello 0,89% alla Casse di Risparmio Postale e quello della Banca delle Comunicazioni era dell’1,68%. Per quanto riguarda l’indice di adeguatezza patrimoniale, ad esempio, a fine giugno l’indice di adeguatezza patrimoniale della Agricultural Bank of China era pari al 16,42%, con un incremento rispetto alla fine dello scorso anno di 0,29 punti percentuali.
Dietro il calo dell’utile netto non c’è una cattiva gestione. Il rapporto semestrale mostra che gli utili pre-provisionali di tutte le banche hanno avuto un buon andamento. Le informazioni fornite nella relazione semestrale mostrano che il calo dell’utile netto deriva dalle “misure di prevenzione” delle attività in sofferenza, dalla rigorosa attuazione dei requisiti normativi classificati e dall’aumento degli accantonamenti.
Il rapporto semestrale dell’Icbc mostra che la banca ha continuato a rafforzare le sue capacità di compensazione dei rischi. Nel primo semestre ha accumulato varie perdite di valore delle attività per 125,456 miliardi di yuan, con un aumento del 26,5% rispetto all’anno precedente, la maggior parte delle quali sono state svalutazioni di crediti, 111,705 miliardi di yuan, con un incremento del 21,6%.
Un altro motivo del calo dell’utile netto è la riduzione delle commissioni e delle concessioni all’economia reale, che riduce ulteriormente i costi di finanziamento delle imprese. Il rapporto semestrale completo mostra che i margini netti di interesse delle sei principali banche sono sostanzialmente diminuiti.
In futuro, le sfide che le Sei grandi banche dovranno affrontare rimarranno le stesse.
I risultati evidenziano l’impatto della pandemia e del rallentamento dell’economia sulle banche cinesi, che si sono scontrate con il trend globale del primo trimestre, con profitti più elevati e crediti inesigibili costanti.
Graziella Giangiulio