CINA. Tank robotizzati per il PLA

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La Cina converte vecchi T-59 in carri armati “robotizzati” dotati di intelligenza artificiale. L’obiettivo militare cinese è quello di dare alle proprie forze di terra una marcia in più in scenari di battaglia sempre più impegnativi, testando carri armati senza equipaggio che potrebbero essere equipaggiati con intelligenza artificiale, riportano Asia Times e Global Times.

I carri armati T-59 avevano un equipaggio di quattro uomini, a migliaia sono stati ritirati e rottamati dopo anni di servizio, ora vengono dotati di un ”telecomando” azionato da un soldato che li guida usando una console, come se fosse un videogioco. «Un gran numero di serbatoi di Tipo 59, che devono essere ritirati, possono essere convertiti in veicoli senza equipaggio se dotati di intelligenza artificiale» riporta The Global Times. La Cina ha sperimentato già piccoli robot da ricognizione, droni e camion senza conducente, si ritiene che questo sia il suo primo tentativo di sviluppare un carro armato senza pilota.

L’Esercito di liberazione del popolo potrebbe utilizzare questo vecchio e obsoleto carro armato, il primo ad essere prodotto in Cina, per i suoi esperimenti di IA militare per poi montarla su veicoli più moderni, se si avesse successo; oppure simili sitemi potrebbero integrare i carri armati più moderni quando vengono dispiegati nelle prime fasi di una battaglia.

Il T-59 è più spendibile di mezzi moderni e potrebbe essere modificato per ospitare armi anticarro e anti-uomo più all’avanguardia per delle operazioni ritenute troppo pericolose per gli equipaggi umani.

Si tratta di un carro armato sovietico T-54A, inviato in Cina negli anni Cinquanta. Può essere armato con un cannone da 100 o 105 mm.

I carri armati senza equipaggio fanno parte del concetto di “combattimento senza contatto” che prevede l’utilizzo di intelligenze artificiali. In futuro, si prevede che i carri armati senza equipaggio saranno in grado di lavorare su altre piattaforme senza equipaggio e di integrare anche le informazioni provenienti da satelliti di sorveglianza, aerei o sottomarini. Saranno anche in grado di combattere continuamente con maggiore velocità e maggiore letalità. 

Maddalena Ingrao