CINA. Spostata la statua del Guinness dei Primati

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Una gigantesca statua del generale cinese Guan Yu sta per essere smantellata e spostata dopo che Pechino l’ha definita inutile e dispendiosa e ne ha ordinato la rimozione l’anno scorso.

Gli operai di Jingzhou, nella provincia di Hubei, hanno già rimosso la testa della statua alta 58 metri mentre il suo proprietario, il gruppo statale Jingzhou Tourism Investment and Development, ha iniziato a trasferirla in un nuovo sito a otto chilometri di distanza, riportano la tv statale China Central Television, Cctv, e Scmp.

La statua è costata più di 170 milioni di yuan e ricorda Guan Yu, un capo militare durante il periodo dei Tre Regni (220-280) che fu poi divinizzato; l’azienda sta ora spendendo altri 155 milioni di yuan per spostarla in una zona turistica suburbana vicina.

È la più grande statua di bronzo al mondo del generale, è stata completata nel 2016 con l’ambizione di essere inclusa nel Guinness dei primati, ma è stata successivamente oggetto di polemiche dalla gente del posto e dal governo di Pechino.

Guan è stato a lungo una parte importante dell’attrattiva turistica di Jingzhou, dato che ospita il sito di una delle sue battaglie più famose, ma la statua gigante, che si trova in cima a un museo di 8.000 metri quadrati, è stata definita come uno spreco di denaro. Il ministero degli Alloggi e dello Sviluppo Urbano-Rurale ha detto che «ha rovinato il carattere e la cultura di Jingzhou come città storica» e ha chiesto la sua rimozione nel settembre dello scorso anno.

Secondo le informazioni sul progetto rilasciate in seguito dal governo di Jingzhou, la compagnia ha accettato di spostarla a Dianjiangtai, che si tramanda sia il luogo in cui Guan Yu addestrava le sue truppe. La statua si trova attualmente in un’area dove i regolamenti locali vietano edifici più alti di 24 metri. Le autorità locali hanno inizialmente permesso la costruzione della statua perché pensavano che una statua attaccata a un edificio non sarebbe stata sottoposta al limite di altezza e lo scopo di rendere la statua così grande era quello di attirare i visitatori.

Luigi Medici