CINA. Se sei flaggato sui social non voli…

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La Cina ha dichiarato che inizierà ad applicare il suo cosiddetto sistema di “credito social” ai voli e ai treni e impedirà alle persone che hanno commesso reati e, quindi, segnalate sui social, di prendere tali trasporti per un massimo di un anno. Le persone che sarebbero state inserite nelle liste includono coloro che hanno commesso atti come la diffusione di false informazioni sul terrorismo e hanno causato problemi sui voli, così come coloro che hanno usato biglietti scaduti o hanno fumato sui treni, secondo due dichiarazioni pubblicate sul sito web della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, Ndrc, e riprese da Scmp.

Anche coloro che hanno commesso illeciti finanziari, come i datori di lavoro che non hanno pagato la previdenza sociale o le persone che non hanno pagato le multe, si troveranno ad affrontare simili restrizioni, si legge nei due comunicati datati 2 marzo. Il regolamento entrerà in vigore il 1° maggio 2018.

L’iniziativa nasce dal fatto che gli utenti cinesi di Internet sono sempre più preoccupati per la loro privacy e per il modo in cui i giganti della tecnologia del paese gestiscono le informazioni personali.

In Cina, le leggi impongono alle aziende di memorizzare i dati degli utenti su server nel paese, e le aziende tech cinesi trasmetterebbero i dati, quando il governo cinese fa una richiesta. Nel gennaio di quest’anno, l’operatore Alipay Ant Financial Services si è scusato per aver reso l’opt-in per il suo servizio di punteggio di credito social, l’impostazione predefinita, quando gli utenti hanno aperto un nuovo report in app, una mossa che ha creato numerose proteste perché si riteneva che l’azienda li avesse ingannati nel consegnare i propri dati.

L’annuncio della Ndrc era in linea con il progetto del presidente Xi Jinping di costruire un sistema di credito social, basato sul principio di “una volta inaffidabile, sempre limitato”, così come recita uno dei comunicati che è stato firmato da otto ministeri, tra cui l’ente regolatore dell’aviazione cinese e la Corte Suprema del Popolo.

La Cina ha segnalato l’intenzione di introdurre un sistema che consentirà agli enti governativi di condividere le informazioni sull’affidabilità dei suoi cittadini e di emettere sanzioni sulla base di un cosiddetto punteggio di credito sociale. Vi sono tuttavia segnali del fatto che l’uso del credito sociale per i trasporti nazionali sarebbe iniziato anni fa: all’inizio di quest’anno, la Corte suprema del popolo ha detto che a 6,15 milioni di cittadini cinesi era stato vietato di prendere voli proprio per cattivi comportamenti sociali. 

Antonio Albanese