Cina- Russia: e tempo di cogliere i frutti

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CINA – Pechino 10/11/2104. Il presidente russo Vladimir Putin evidenziato l’importanza delle relazioni con la Cina nel corso di una visita a Pechino visto che i legami con l’Occidente sono tesi per la crisi in Ucraina.

Putin ha supervisionato la firma di una serie di accordi su un nuovo gasdotto verso la Cina, che la Russia sta corteggiando come alternativa all’Europa per le sue esportazioni. Gli accordi definitivi sono fermi e non è ancora chiaro quanto Pechino sia disposta a pagare. Il viaggio di Putin si è tenuto il giorno prima del Vertice Apec iniziato il 10 novembre. In quest’incontro con il presidente cinese Xi Jinping, che è il decimo in meno di due anni, Putin ha detto che la cooperazione tra Russia e Cina è «estremamente importante per mantenere la pace nel quadro del diritto internazionale», smentendo categoricamente un coinvolgimento russo nel conflitto ucraino. Xi ha detto a Putin «abbiamo attentamente curato l’albero delle relazioni russo-cinesi. Ora (…) è il momento di raccogliere i frutti». «Non importano i cambiamenti sulla scena mondiale, dovremmo attenerci al percorso scelto per ampliare e rafforzare la nostra completa cooperazione reciprocamente proficua» ha poi detto Xi. Sotto gli occhi di Putin e Xi i rappresentanti sino-russihanno hanno firmato 17 accordi, tra cui un memorandum e un accordo quadro tra Gazprom e Cnpc sulle forniture di gas attraverso quello che il Cremlino chiama il “percorso occidentale”. La Russia vuole esportare almeno 30 miliardi di metri cubi (bcm) di gas dai giacimenti in Siberia occidentale verso la Cina ogni anno, per 30 anni, tramite un gasdotto che attraversa la regione di Altai. Questo dato è nell’accordo firmato a maggio da Gazprom per la fornitura alla Cina di 38 miliardi di metri cubi l’anno dai giacimenti orientali siberiani attraverso un gasdotto che attraverserebbe la Cina molto più a est. «”Il percorso occidentale” sta diventando la priorità per la nostra cooperazione del gas» ha detto il Ceo Gazprom Aleksei Miller, aggiungendo che i dettagli dell’accordo, tra cui i tempi di costruzione del gasdotto e tasso di aumento delle forniture sono già stati determinati. Il ministro dell’Energia russo Aleksandr Novak ha detto ai giornalisti che «i nostri leader hanno appena accettato di firmare un contratto nella prima metà del prossimo anno»; il Ceo Gazprom ha anche detto che le parti avevano trovato «l’accordo sull’impegno di firmare presto il documento», suggerendo la fine del 2015 com data ultima. L’accordo di maggio 2014 è stato il prodotto di anni di duri negoziati, per lo più sui prezzi, e ad oggi non ne sono chiari i dettagli.
Gazprom ha venduto 161 miliardi di metri cubi di gas all’Europa nel 2013, e le tensioni con la Russia sul conflitto in Ucraina hanno spinto l’Europa a intensificare gli sforzi per cercare fornitori alternativi, aumentando la volontà di Mosca di vendere più gas possibile alla Cina. Da canto suo Pechino ha una rosa di fornitori, tra cui le nazioni dell’Asia centrale come il Turkmenistan, che darebbe a Pechino un vantaggio nei negoziati con la Russia.