CINA. Ronde antiterrorismo a Pechino 

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Pechino ha dispiegato circa 700.000 osservatori volontari di sicurezza per le strade della capitale, per garantire la sicurezza prima della più grande festa dell’anno, dopo un attacco in un affollato centro commerciale, durante lo scorso fine settimana. 

Una donna è stata uccisa e dodici persone sono rimaste ferite durante l’attacco dell’11 febbraio, prima della festa del Capodanno Lunare. La donna è morta in ospedale, ha comunicato l’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Pechino in un comunicato, mentre tre uomini e nove donne sarebbero ancora in ospedale, nessuno dei quali per ferite mortali, riporta Scmp. L’attacco ha avuto luogo presso il Joy City Mall di Xidan, una delle zone commerciali più frequentate della capitale cinese, situata a circa 2,5 km da Piazza Tienanmen, nel primo pomeriggio. Un sospettato di 35 anni della provincia di Henan, identificato solo dal suo cognome Zhu, è stato arrestato; la polizia ha detto che l’uomo aveva effettuato l’attacco a causa di “motivi personali”.

Dal 12 febbraio, legioni di civili con addosso gilet e bracciali rossi, ma anche agenti di polizia e polizia armata stanno pattugliando le aree densamente popolate, i trasporti pubblici e i quartieri commerciali nel periodo precedente il Capodanno Lunare, riporta Beijing Daily. Gli osservatori starebbero tenendo sotto controllo le strade, segnalando immediatamente qualsiasi attività sospetta alle autorità. Le misure straordinarie sono state «per mantenere la stabilità sociale e creare un ambiente pacifico e festoso», riporta il giornale. Le autorità, tuttavia, sembrano sminuire l’attentato dell’11 febbraio

A Xidan, centrale quartiere degli affari, diverse auto della polizia e un certo numero di guardie di sicurezza stanno pattugliando l’area dell’attentato. Le autorità della capitale hanno definito la presenza dei volontari come «misure straordinarie di primo livello». I volontari sono presenti in sei grandi distretti e zone circostanti, con 200.000 persone, per lo più quadri e funzionari del partito comunista e dipendenti delle comunità di quartiere, inviati in “pattugliamenti notturni” a partire dalle 21.00 di domenica.

Antonio Albanese