CINA. Proseguono i lanci per la stazione spaziale di Pechino

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La Cina ha lanciato il 29 maggio scorso un razzo cargo automatizzato che trasporta rifornimenti alla stazione spaziale cinese, il cui completamento è previsto per il 2022, ha riferito l’agenzia di stampa statale Xinhua.

Tianzhou-2 o “Vascello Celeste” è partito con un razzo Long March-7 Y3 dallo spazioporto di Wenchang, sull’isola meridionale cinese di Hainan. Tianzhou-2 avrebbe dovuto essere lanciato la settimana scorsa, ma il decollo è stato ritardato all’ultimo minuto a causa di un guasto tecnico.

La costruzione della staziona spaziale di Pechino necessita di diverse missioni: la navicella è la seconda di 11 missioni di carico necessarie per completare la prima stazione spaziale cinese auto-prodotta, e segue il lancio del modulo chiave Tianhe a fine aprile, riporta Dw.

Tianzhou-2 ha rifornimenti e carburante a bordo e attraccherà al modulo centrale della stazione spaziale per scaricare automaticamente il suo carico. Per completare la stazione spaziale cinese, due moduli di laboratorio, ciascuno del peso di ben 20 tonnellate, dovranno essere portati nello spazio.

La missione del 29 maggio è anche una preparazione per il volo di tre astronauti, che saranno lanciati dal centro di lancio di Jiuquan nel deserto del Gobi il mese prossimo. Dovrebbero rimanere a bordo del modulo centrale per tre mesi.

Diversi altri voli cargo e missioni con equipaggio sono previsti nel corso del prossimo anno. Quando la Stazione Spaziale Internazionale, Iss, terminerà la sua missione nel 2030, la Cina sarà l’unico paese ad avere un avamposto permanente nello spazio.

La Iss è una collaborazione tra i programmi spaziali di Usa, Ue, Russia, Giappone e Canada e 15 paesi, ma alla Cina è stato impedito di partecipare da Washington.

La Nasa dice di affidarsi a compagnie private per creare, lanciare e sostenere un futuro progetto Iss. La Russia, nel frattempo, ha parlato di una propria stazione spaziale, ma si dubita che sarà pronta per il 2030.

Maddalena Ingroia