Più di 510 mila studenti cinesi parte della diaspora cinese, tutti con elevato grado di istruzione, hanno scelto di tornare in Cina nel 2018. Si tratta di un record in tre decenni. Il numero è aumentato dell’8% rispetto al 2017, mentre il numero totale dei rimpatriati ha raggiunto circa 5,86 milioni dal 1979 al 2018, come dimostrano i dati ufficiali.
Secondo quanto riporta il South China Morning Post, le discriminazioni invisibili cui sono sottoposti altrove sono alla base del rientro in Cina. Il 21st Century Business Herald riporta le statistiche del ministero della Pubblica Istruzione, il numero totale di studenti tornati nell’anno 2018 è stato di 519.400, il più alto dalla riforma e apertura. Tra questi, coloro che hanno studiato con sussidi statali sono in totale 56.400, e 463.600 sono quelli che anno studiato a proprie spese. Il numero totale di studenti che tornano a studiare all’estero è aumentato di 38.500 unità rispetto al 2017, con un incremento dell’8%. Dalla riforma fino alla fine del 2018, il numero di studenti che studiano all’estero è stato di 5,8871 milioni.
Secondo una ricerca dell’agenzia Liepin, oltre il 36% dei rientrati ha scelto Shanghai e Pechino come destinazione, mentre circa il 10% ha scelto Guangzhou e Shenzhen.
I fattori che hanno influenzato la scelta della città in cui vivere sono stati il clima, i social network, le preferenze dell’industria e l’indice dei prezzi.
Ad esempio, Shanghai è la scelta preferita dai laureati in finanza, essendo uno dei maggiori centri finanziari internazionali. Inoltre, avendo una cultura del lavoro relativamente più simile a New York e Londra è più facile inserirsi nel contesto produttivo.
L’Hukou, o registrazione domestica, è un’altra considerazione importante per i rimpatriati, dato che è quasi impossibile fare una nuova registrazione Hukou a Pechino. Di conseguenza, molti si sono rivolti ad altre città con una politica Hukou più favorevole. A Shenzhen, ad esempio, la maggior parte degli studenti istruiti all’estero può facilmente ottenere la residenza a Shenzhen e persino avere un sussidio in contanti. I dati mostrano che nel 2018, la popolazione di Guangzhou e Shenzhen è aumentata rispettivamente di 406.600 e 498.300 unità rispetto all’anno precedente, classificandosi tra le prime due del paese.
Maddalena Ingrao