Addio al figlio unico?

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CINA – Pechino 03/08/2013. La Cina non  ha ancora deciso se allentare la politica del figlio unico, consentendo a una coppia con è figlia unica di averne un altro, ha detto il portavoce del ministero della Salute e dell’autorità di pianificazione familiare il 2 agosto.

Mao Qun’an, portavoce della Salute pubblica e della pianificazione familiare, ha così risposto all’attenzione posta dai media sulle politiche demografiche della Cina. L’attuale politica richiede che per avere un secondo figlio, il padre e la madre devono essere entrambi figli unici. Mao ha detto che la Cina deve aderire alla politica statale di pianificazione familiare per un lungo periodo di tempo, ha poi spiegato che una smile politica deve essere seguita, poiché la popolazione cinese è enorme, e sono ancora deboli le fondamenta economiche, e insufficiente è la tutela della capacità ambientale. Tuttavia, Mao ha poi aggiunto che uno dei compiti principali della commissione recentemente ristrutturata è migliorare la politica di pianificazione familiare. Si stanno organizzando indagini e studi sulle correlazioni tra le dimensioni, la qualità, la struttura e la distribuzione della popolazione cinese. Per migliorare le politiche demografiche, la Cina deve mantenere l’attuale basso tasso di nascita, tenendo anche in considerazione le esigenze del pubblico, lo sviluppo sociale ed economico, e cambiamenti nella struttura della popolazione. La politica di pianificazione familiare è stata introdotta alla fine del 1970 per tenere a freno la popolazione in aumento, incoraggiando i divorzi e le interruzioni di gravidanze, oltre a limitare la natalità per le coppie che vivono in città ad un bambino e per le coppie che vivono in campagna a due figli, se il primo è una femmina. La politica era stata “allentata” nel 2007, per consentire alle coppie di avere due figli in tutte le province cinesi, regioni autonome e municipalità. La provincia di Henan, unica eccezione in tutta la Cina, ha adottato un rilassamento nella politica di pianificazione familiare solo nel 2011.