La Cina rafforzerà il consumo di informazione online nei prossimi anni inserendolo nello sforzo di stimolare la domanda interna e di sostenere la crescita economica. Entro la fine del 2020, il consumo di prodotti e servizi informativi on-line dovrebbe crescere ad un ritmo annuo di almeno l’11 per cento per raggiungere i 6 trilioni di yuan, secondo una linea guida rilasciata dal Consiglio di Stato e pubblicata da Xinhua.
Il consumo di informazioni online è stato di 3,9 trilioni di yuan l’anno scorso, contribuendo per 0,26 punti percentuali alla crescita del Pil del 6,7 per cento su base annua. È diventata una delle sfere economiche più innovative, in rapida crescita e ampiamente adottate, significativa per guidare la domanda interna, creare posti di lavoro e spingere avanti gli aggiornamenti industriali, si legge nel documento: «La tecnologia dell’informazione che svolge un ruolo più importante nel consumo accrescerà la produzione combinata delle industrie connesse a 15 trilioni di yuan nel 2020», precisa il documento.
Il Consiglio di Stato cinese ha specificato misure e sostegno favorevoli ai settori, tra cui l’elettronica intelligente, l’educazione online e il trattamento medico, il commercio elettronico, la rete mobile 5G e i servizi di telecomunicazione nelle aree rurali. La Cina intende creare un buon ambiente imprenditoriale adottando una regolamentazione inclusiva e prudente, riducendo la burocrazia e migliorando la protezione delle informazioni personali e della proprietà intellettuale.
A gennaio scorso, la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma e il Ministero dell’Industria e della tecnologia dell’informazione di Pechino aveva rilasciato una serie di linee guida per l’informazione a cui venivano destinati investimenti per circa 1,2 miliardi di yuan nei progetti su Internet, soprattutto a livello di banda larga e di miglioramento della rete mobile.
Entro il 2018, Pechino intende costruire complessivamente 90.000 km di cavi di fibre ottiche ad alta velocità, che prevedono di ampliare la copertura di banda larga in tutte le aree urbane e il 90% della campagna; 2 milioni di stazioni base 4G, e aumentare la percentuale degli utenti di rete mobile al 75% della sua popolazione.
Graziella Giangiulio