Ci sono 2,4 milioni di biciclette a noleggio a Pechino, e la città dice che non ne vuole più.
La capitale della Cina è l’undicesima città ad imporre una moratoria sui servizi di noleggio biciclette, bloccandoli dall’immettere più veicoli su strade molto caotiche.
L’amministrazione municipale di Pechino ha imposto una moratoria sui 15 servizi e applicazioni di noleggio di biciclette che operano nella capitale cinese, impedendo loro di mettere più veicoli su strade che già soffocano con 2,4 milioni di biciclette a noleggio. Le autorità di Pechino, che conta più di 20 milioni di residenti, hanno detto che avrebbero intensificato gli sforzi per garantire che le biciclette a noleggio siano parcheggiate solo in designati e approvati punti, secondo l’annuncio del governo pubblicato su Weibo, riporta Scmp.
L’annuncio fa di Pechino l’undicesima città dopo Shanghai, Shenzhen, Guangzhou e altre che hanno limitato le attività di più di 40 aziende di noleggio biciclette che in tutto il paese avrebbero 16 milioni di biciclette a noleggio nelle città cinesi. Se da un lato contribuiscono enormemente al traffico dei pendolari, dall’altro il servizio di queste società è molto caotico e spesso è percepito come un fastidio antiestetico per il paesaggio urbano.
Questo servizio di noleggio è l’ultimo ad aver utilizzato la cinese “economia di condivisione”, un modello di business costruito intorno alle app per gli smartphone che facilitano la condivisione delle risorse, dalle biciclette alle carrozzine, fino ai caricabatterie e agli ombrelli. La crescita del noleggio di biciclette era stata esplosiva nell’ultimo anno, arrivando a 106 milioni di persone che utilizzavano vari servizi abilitati per smartphone alla fine di giugno, secondo i dati di agosto dal China Internet Network Information Centre.
A guidare questo ramo di affari sono due noleggiatori di biciclette supportati da due delle più grandi aziende cinesi di internet: Mobike è sostenuto da Tencent, operatore social dominante, mentre Ofo è supportato da Alibaba Group Holding, leader dello shopping online.
I due servizi con sede a Pechino, con un’ attività del valore di oltre 1 miliardo di dollari, si battono per la conquista di quote di mercato, inondando strade con le loro biciclette, ognuna identificabile da un colore unico, per attrarre nuovi utenti.
Lucia Giannini