CINA. Pechino rispetterà lo stile di vita di Taiwan… dopo averla presa

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In un comunicato emesso dopo una riunione del Comitato centrale del Partito comunista la scorsa settimana, i leader di Pechino si sono impegnati a «rispettare pienamente» lo stile di vita di Taiwan e hanno detto che «la riunificazione pacifica» è rimasta «il desiderio comune di tutto il popolo cinese» e «serve gli interessi fondamentali del popolo cinese”.

Lo scorso 4 novembre è stato dato l’annuncio di 26 nuove misure da parte di Pechino, tra cui un maggiore accesso ai mercati continentali per le imprese e gli individui taiwanesi. Il testo integrale del comunicato del quarto plenum del Comitato Centrale del Partito comunista è stato pubblicato martedì da Xinhua. Nel comunicato si chiede anche una «più stretta integrazione» attraverso lo Stretto di Taiwan e il rifiuto di tutte le richieste di «indipendenza di Taiwan».

«Porteremo avanti con determinazione i progressi per la riunificazione pacifica della madrepatria, si legge nel comunicato.

«Quando la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo potranno essere garantiti, dopo la riunificazione pacifica, rispetteremo pienamente il sistema sociale e lo stile di vita dei nostri compatrioti taiwanesi, salvaguardando al contempo la proprietà privata, le religioni e i diritti legittimi dei nostri compatrioti taiwanesi».

Il testo del comunicato riecheggia le osservazioni fatte dal presidente cinese Xi Jinping a gennaio 2019, quando ha invitato Taiwan ad accettare il principio “Un paese, due sistemi” in un quadro di semi-autonomia. Tuttavia, sia il presidente taiwanese Tsai Ing-wen, del Partito Democratico Progressista Indipendente, Dpp, che il suo sfidante alle elezioni del gennaio 2020, Han Kuo-yu del Kuomintang, Kmt, più incline a rapporti di buon vicinato con Pechino hanno respinto l’idea, riporta Scmp.

I sondaggi mostrano che l’opinione pubblica di Taiwan si è sempre più allontanata dall’idea, soprattutto di fronte a quasi cinque mesi di proteste antigovernative a Hong Kong.

Tsai ha twittato il 5 ottobre che i tentativi di Pechino di influenzare le elezioni di Taiwan e promuovere un paese, due sistemi sono destinati a fallire: «Abbiamo solo tre parole di risposta: non è una possibilità».

Anche il Consiglio per gli affari continentali di Taiwan, che supervisiona le relazioni dell’isola con la terraferma, ha respinto l’offerta di Pechino: «Il popolo taiwanese ha chiaramente indicato che rifiuta fermamente il principio “un paese, due sistemi”, quindi il Partito Comunista dovrebbe riconoscere chiaramente che il popolo accetterà solo il sistema democratico e libero della Repubblica Popolare Cinese», ha detto in una dichiarazione di martedì, usando il nome formale dell’isola.

Tommaso dal Passo